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PERAROLO 2 - MAERNE 2

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:

Ma questo pareggio son due punti persi o uno guadagnato?. Si, lo sappiamo che è una domanda molto simile a quella che giocatori e tifosi dell'Us Perarolo si sono posti un mesetto e mezzo fa dopo la partita con Menarello, però quando si pareggia di solito ci si pone questa domanda e non ci sono tanti sinonimi e contrari per formularla. E poi, siamo gente semplice, laviamo i panni lunga la Tergola, mica l'Arno di manzioniana memoria... "Anzitutto, il fatto che abbiamo portato a casa un punto sul nostro terreno di gioco è già quasi una notizia" afferma il Baffo a fine gara, riferendosi al disastroso ruolino di marcia dei suoi tra le pareti amiche: fino a ieri, infatti, avevano guadagnato solo un punto nel derby contro il Vigonza. "Ma a parte le battute, credo che possiamo dirci soddisfatti del risultato: questo Maerne è una formazione molto scorbutica, fisica, grintosa, e se il primo tempo è stato a nostro favore, la ripresa è stata quasi un monologo verdenero".
Parole che riassumono perfettamente la partita, ma se il lettore crede di caversela così a buon prezzo, sbaglia di grosso: il match è pregno di avvenimenti salienti, e solo gli stupidi abbandonerebbero la lettura prima della fine.

Bene, ora che Cugino ci ha lasciati possiamo parlare un po' più serenamente, esordendo dicendo che lui stesso è tra gli undici titolari, assieme a Saponetta Beccò, Elaborato, Jack e il rientrante Trivella, che ha una settimana di voce grossa in arretrato con cui comandare il reparto difensivo; in attacco Occhi, Ercole e Pato avranno il compito di scardinare la difesa avversaria mentre il centrocampo è territorio di BonJovi, PajaOnga e Isy il quale, per errore, prende pure i gradi di capitano. (I beneinformati sostengono invece che sia stato Elaborato, il quale sarebbe il naturale assegnatario della fascetta in contumacia di Macho e TJ, ad avergliela ceduta in cambio del divano su cui soggiorna ormai stabilmente il sabato sera) (e non è quello a Sandon).
La partita tarda ad iniziare poichè l'arbitro, che di cognome fa Modesto ma avrebbe dovuto fare Pignolo, non pago di aver misurato col contapassi le dimensioni del campo, di aver fatto mettere il fil-di-ferro sulle porticine antipanico del campo sportivo e di aver fatto rifare la lista agli ospiti rei di aver sbagliato una consonante, decide che il match non inizierà fino a quando non verrà presentata, contestualmente alla distinta dei giocatori di casa, la tessera figc del Baffo. Finalmente, dopo circa 20 minuti d'attesa, si può iniziare: notiamo che i giocatori, per ordine della federazione, portano al braccio il lutto per i fattacci di domenica scorsa. Iniziativa che trova tutti concordi e un bel modo per lavarsi la coscienza e dichiare il caso chiuso...
Gli ospiti, che hanno potuto approfittare della pausa per un riscaldamento aggiuntivo, partono molto più dinamici e dimostrano subito di essere piuttosto pericolosi sulle fasce, e di possedere un centrocampo pieno zeppo di incontristi, che frantuma costantemente i tentativi di rimessa dei giallorossi, ieri in rosanero. Non è un caso che dopo 9 minuti arrivi il gol dello 0 a 1: la pressione si è fatta decisamente pesante e sull'ennesima invenzione del talentuosissimo numero 10, che avrà pure un solo piede, ma lo usa splendidamente, il gigantesco centravanti capitano insacca a pochi metri dalla linea di porta la palla che Beccò aveva respinto debolmente qualche istante prima. Ma chi si aspetta un Perarolo demoralizzato dovrà presto ricredersi perchè, come spesso gli accade di recente, il gol gli da subito una carica maggiore, risveglia dal torpore Isy e Paja e mette il turbo a Oscare. Con il centrocampo che funziona, anche l'attacco inizia a mettere paura alla difesa avversaria, che peraltro è tutt'altro che irresistibile. Ecco allora che Occhi e Pato iniziano a farsi vedere con più continuità sulle fasce, ed Ercole crea qualche grattacapo alla coppia centrale. Il pareggio arriva meno di cinque minuti dopo lo svantaggio: Pato guadagna una punizione lungo la riga di fondo, Paja batte malissimo e Occhi ci mette la cabeza! Pareggio lampo per i Guzzo Boys e grande festa in panchina, con la Biscia che mostra a tutti, fiero come se fosse una medaglia al valore, il suo brufolazzo sulla chiappa sinistra. Il Teschio placa a fatica i suoi istinti di spremitore.
Ormai il Perarolo ha preso in mano le redini del gioco, e si presenta con continuità all'altezza dell'area di rigore avversaria: è Pato Cavallo, in particolare, a creare i maggiori grattacapi. Non solo al Maerne, che non sa come arginarlo, ma anche al Baffo che non sa come convincerlo a fare la cosa giusta al momento di concludere: se può tirare, passa; se deve passare, tira. All'ennesimo tentativo, tuttavia, riesce finalmente a fare la cosa giusta: slalomeggia tra gli avversari come un Tomba d'annata, condisce il tutto con un salto e un cross calibrato al millimetro per il testone di Occhi che è rimasto fermo nello stesso posto da quando ha siglato la prima rete, e nonostante il colpo di testa sia un po' sporco, o forse proprio per quello, il deejay a tempo perso raddoppia. In panchina non si contengono più dalla gioia: martedi sera saranno paste per la prima doppietta!!!
Che sarebbe potuta diventare anche una tripletta allorquando il nostro non riesce a colpire con la necessaria delicatezza un pallone che taglia tutta l'aria e quando incoccia il suo piedone sinistro va ad infrangersi contro il terzo anello di rete metallica. Nel primo tempo, se si accettua qualche sventolata di cartellini gialli da parte del signor Modesto, che non arbitra affatto male, ma ha qualche mania di protagonismo, ed un paio di falli assassini sul malcapitato Elaborato - con Guzzo che minaccia di morte il cattivone di turno... cosa che non farebbe per nessun altro compagno di squadra - non succede nient'altro di particolare. Si va quindi al riposo con il Perarolo in vantaggio, ed è la prima volta che accade quest'anno. Almeno credo. Ad ogni modo, non è certo una consuetudine! E mentre i ragazzi parlano degli aggiustamenti da fare e si rigenerano nel corpo e nell'anima con un corroborante the caldo, notiamo che in tribuna si intravedono due futuri giallorossi: Paolo, che ha già firmato per la società di via Diaz e che entrerà a far parte del roster già da martedi prossimo, e Joel che invece ha unilateralmente deciso di aspettare le carte prima di iniziare ad allenarsi.
Ma è ora di tornare in campo: subito gli ospiti premono sull'accelleratore, i padroni di casa si allungano a dismisura e cominciano a dimostare qualche falla. E' ancora il centravanti a marcare il pareggio, sfruttando di testa una punizione calciata praticamente dalla stessa zolla di PajaOnga nella prima frazione. La cosa che fa arrabbiare il Baffo è che la punizione, così come era avvenuto settimana scorsa in occasione del vantaggio del Marcon, non era affatto a favore degli ospiti, che anzi si erano allontanati dal luogo per recuperare le posizioni a centrocampo, consci di aver commesso il fallo. A quel punto i verdi acquistano coraggio e mettono radici nella metà campo del Perarolo, sfiorando in almeno tre occasioni la rete del vantaggio. In particolare, è ancora una volta il capitano che scocca un tiro da oltre 30 metri e coglie il palo esterno, a Saponetta ampiamente battuta. Un altro paio di punzioni da brivido, e due incursioni sulla fascia destra e poi finalmente il Perarolo inizia a reagire. Peccato che ad ogni tentativo corrisponda sistematicamente il fallo a centrocampo degli avversari, in particolare su Pato, cosa che da un lato porta ad incrementare il numero di cartellini sventolati - che almeno in una occasione sarebbero dovuti essere di una tonalità più scura del giallo - ma dall'altro innervosisce i giocatori locali. Nel frattempo il Baffo ha operato anche i tre cambi a propria disposizione: Tino rileva Ercole, che se ne va
con la solita signorilità.. simpietto che non sei altro; a Bissa morta sensa testa entra al posto di uno stanco Oscar e Mr.Lui sostituisce Isy che, spostato al centro dell'attacco, si procura un leggero stiramento al primo scatto. Essendo al settantesimo abbondante, rimane da capire cosa cavolo avesse fatto fino a quel momento. Lo scopriremo solo vivendo. Anche la Bissa ha la sua occasione, ma il sinistro finisce a lato, e comunque non si comporta come i tifosi si aspettavano visto che non cade a terra nemmeno una volta. Sventato un tentativo di rissa, e sorvolato su uno scippo di pantaloncini di Trivella ai danni di un avversario in piena aria di rigore a tempo abbondantemente scaduto e solo per paura di non tornarsene a casa sulle proprie gambe, l'arbitro decreta la fine delle ostilità e salva capra e cavoli assegnando un punto ciascuno. "Una prova di maturità" assicura capitan Giora, "che dimostra che nell'ultimo mese siamo cresciuti non solo fisicamente ma anche nella mentalità... qualche settimana fa una partita del genere l'avremmo persa abbondantemente, ma ora abbiamo le risorse mentali per recuperare quando siamo sotto e per gestire un pareggio, cosa in cui storicamente non abbiamo mai eccelso". 


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