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PERAROLO 2 - MAERNE 2

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:

Ma questo pareggio son due punti persi o uno guadagnato?. Si, lo sappiamo che è una domanda molto simile a quella che giocatori e tifosi dell'Us Perarolo si sono posti un mesetto e mezzo fa dopo la partita con Menarello, però quando si pareggia di solito ci si pone questa domanda e non ci sono tanti sinonimi e contrari per formularla. E poi, siamo gente semplice, laviamo i panni lunga la Tergola, mica l'Arno di manzioniana memoria... "Anzitutto, il fatto che abbiamo portato a casa un punto sul nostro terreno di gioco è già quasi una notizia" afferma il Baffo a fine gara, riferendosi al disastroso ruolino di marcia dei suoi tra le pareti amiche: fino a ieri, infatti, avevano guadagnato solo un punto nel derby contro il Vigonza. "Ma a parte le battute, credo che possiamo dirci soddisfatti del risultato: questo Maerne è una formazione molto scorbutica, fisica, grintosa, e se il primo tempo è stato a nostro favore, la ripresa è stata quasi un monologo verdenero".
Parole che riassumono perfettamente la partita, ma se il lettore crede di caversela così a buon prezzo, sbaglia di grosso: il match è pregno di avvenimenti salienti, e solo gli stupidi abbandonerebbero la lettura prima della fine.

Bene, ora che Cugino ci ha lasciati possiamo parlare un po' più serenamente, esordendo dicendo che lui stesso è tra gli undici titolari, assieme a Saponetta Beccò, Elaborato, Jack e il rientrante Trivella, che ha una settimana di voce grossa in arretrato con cui comandare il reparto difensivo; in attacco Occhi, Ercole e Pato avranno il compito di scardinare la difesa avversaria mentre il centrocampo è territorio di BonJovi, PajaOnga e Isy il quale, per errore, prende pure i gradi di capitano. (I beneinformati sostengono invece che sia stato Elaborato, il quale sarebbe il naturale assegnatario della fascetta in contumacia di Macho e TJ, ad avergliela ceduta in cambio del divano su cui soggiorna ormai stabilmente il sabato sera) (e non è quello a Sandon).
La partita tarda ad iniziare poichè l'arbitro, che di cognome fa Modesto ma avrebbe dovuto fare Pignolo, non pago di aver misurato col contapassi le dimensioni del campo, di aver fatto mettere il fil-di-ferro sulle porticine antipanico del campo sportivo e di aver fatto rifare la lista agli ospiti rei di aver sbagliato una consonante, decide che il match non inizierà fino a quando non verrà presentata, contestualmente alla distinta dei giocatori di casa, la tessera figc del Baffo. Finalmente, dopo circa 20 minuti d'attesa, si può iniziare: notiamo che i giocatori, per ordine della federazione, portano al braccio il lutto per i fattacci di domenica scorsa. Iniziativa che trova tutti concordi e un bel modo per lavarsi la coscienza e dichiare il caso chiuso...
Gli ospiti, che hanno potuto approfittare della pausa per un riscaldamento aggiuntivo, partono molto più dinamici e dimostrano subito di essere piuttosto pericolosi sulle fasce, e di possedere un centrocampo pieno zeppo di incontristi, che frantuma costantemente i tentativi di rimessa dei giallorossi, ieri in rosanero. Non è un caso che dopo 9 minuti arrivi il gol dello 0 a 1: la pressione si è fatta decisamente pesante e sull'ennesima invenzione del talentuosissimo numero 10, che avrà pure un solo piede, ma lo usa splendidamente, il gigantesco centravanti capitano insacca a pochi metri dalla linea di porta la palla che Beccò aveva respinto debolmente qualche istante prima. Ma chi si aspetta un Perarolo demoralizzato dovrà presto ricredersi perchè, come spesso gli accade di recente, il gol gli da subito una carica maggiore, risveglia dal torpore Isy e Paja e mette il turbo a Oscare. Con il centrocampo che funziona, anche l'attacco inizia a mettere paura alla difesa avversaria, che peraltro è tutt'altro che irresistibile. Ecco allora che Occhi e Pato iniziano a farsi vedere con più continuità sulle fasce, ed Ercole crea qualche grattacapo alla coppia centrale. Il pareggio arriva meno di cinque minuti dopo lo svantaggio: Pato guadagna una punizione lungo la riga di fondo, Paja batte malissimo e Occhi ci mette la cabeza! Pareggio lampo per i Guzzo Boys e grande festa in panchina, con la Biscia che mostra a tutti, fiero come se fosse una medaglia al valore, il suo brufolazzo sulla chiappa sinistra. Il Teschio placa a fatica i suoi istinti di spremitore.
Ormai il Perarolo ha preso in mano le redini del gioco, e si presenta con continuità all'altezza dell'area di rigore avversaria: è Pato Cavallo, in particolare, a creare i maggiori grattacapi. Non solo al Maerne, che non sa come arginarlo, ma anche al Baffo che non sa come convincerlo a fare la cosa giusta al momento di concludere: se può tirare, passa; se deve passare, tira. All'ennesimo tentativo, tuttavia, riesce finalmente a fare la cosa giusta: slalomeggia tra gli avversari come un Tomba d'annata, condisce il tutto con un salto e un cross calibrato al millimetro per il testone di Occhi che è rimasto fermo nello stesso posto da quando ha siglato la prima rete, e nonostante il colpo di testa sia un po' sporco, o forse proprio per quello, il deejay a tempo perso raddoppia. In panchina non si contengono più dalla gioia: martedi sera saranno paste per la prima doppietta!!!
Che sarebbe potuta diventare anche una tripletta allorquando il nostro non riesce a colpire con la necessaria delicatezza un pallone che taglia tutta l'aria e quando incoccia il suo piedone sinistro va ad infrangersi contro il terzo anello di rete metallica. Nel primo tempo, se si accettua qualche sventolata di cartellini gialli da parte del signor Modesto, che non arbitra affatto male, ma ha qualche mania di protagonismo, ed un paio di falli assassini sul malcapitato Elaborato - con Guzzo che minaccia di morte il cattivone di turno... cosa che non farebbe per nessun altro compagno di squadra - non succede nient'altro di particolare. Si va quindi al riposo con il Perarolo in vantaggio, ed è la prima volta che accade quest'anno. Almeno credo. Ad ogni modo, non è certo una consuetudine! E mentre i ragazzi parlano degli aggiustamenti da fare e si rigenerano nel corpo e nell'anima con un corroborante the caldo, notiamo che in tribuna si intravedono due futuri giallorossi: Paolo, che ha già firmato per la società di via Diaz e che entrerà a far parte del roster già da martedi prossimo, e Joel che invece ha unilateralmente deciso di aspettare le carte prima di iniziare ad allenarsi.
Ma è ora di tornare in campo: subito gli ospiti premono sull'accelleratore, i padroni di casa si allungano a dismisura e cominciano a dimostare qualche falla. E' ancora il centravanti a marcare il pareggio, sfruttando di testa una punizione calciata praticamente dalla stessa zolla di PajaOnga nella prima frazione. La cosa che fa arrabbiare il Baffo è che la punizione, così come era avvenuto settimana scorsa in occasione del vantaggio del Marcon, non era affatto a favore degli ospiti, che anzi si erano allontanati dal luogo per recuperare le posizioni a centrocampo, consci di aver commesso il fallo. A quel punto i verdi acquistano coraggio e mettono radici nella metà campo del Perarolo, sfiorando in almeno tre occasioni la rete del vantaggio. In particolare, è ancora una volta il capitano che scocca un tiro da oltre 30 metri e coglie il palo esterno, a Saponetta ampiamente battuta. Un altro paio di punzioni da brivido, e due incursioni sulla fascia destra e poi finalmente il Perarolo inizia a reagire. Peccato che ad ogni tentativo corrisponda sistematicamente il fallo a centrocampo degli avversari, in particolare su Pato, cosa che da un lato porta ad incrementare il numero di cartellini sventolati - che almeno in una occasione sarebbero dovuti essere di una tonalità più scura del giallo - ma dall'altro innervosisce i giocatori locali. Nel frattempo il Baffo ha operato anche i tre cambi a propria disposizione: Tino rileva Ercole, che se ne va
con la solita signorilità.. simpietto che non sei altro; a Bissa morta sensa testa entra al posto di uno stanco Oscar e Mr.Lui sostituisce Isy che, spostato al centro dell'attacco, si procura un leggero stiramento al primo scatto. Essendo al settantesimo abbondante, rimane da capire cosa cavolo avesse fatto fino a quel momento. Lo scopriremo solo vivendo. Anche la Bissa ha la sua occasione, ma il sinistro finisce a lato, e comunque non si comporta come i tifosi si aspettavano visto che non cade a terra nemmeno una volta. Sventato un tentativo di rissa, e sorvolato su uno scippo di pantaloncini di Trivella ai danni di un avversario in piena aria di rigore a tempo abbondantemente scaduto e solo per paura di non tornarsene a casa sulle proprie gambe, l'arbitro decreta la fine delle ostilità e salva capra e cavoli assegnando un punto ciascuno. "Una prova di maturità" assicura capitan Giora, "che dimostra che nell'ultimo mese siamo cresciuti non solo fisicamente ma anche nella mentalità... qualche settimana fa una partita del genere l'avremmo persa abbondantemente, ma ora abbiamo le risorse mentali per recuperare quando siamo sotto e per gestire un pareggio, cosa in cui storicamente non abbiamo mai eccelso". 


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MARCON 1 - PERAROLO 2

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
2 partite, 2 rimonte, 2 vittorie, 6 punti. 5 gol fatti, 3 subiti. 8 punti in classifica.
Questi numeri riassumono gli ultimi 8 giorni (amichevoli a parte) del popolo giallorosso, che compie l'impresa di recuperare lo svantaggio iniziale e capovolgere la situazione a proprio vantaggio. Merito di una migliore preparazione fisica - i locali sono stati surclassati dallo spaventoso rendimento di Guzzo e soci - e di una motivazione superiore, ma anche di qualche accortezza in più a centrocampo e sulle fascie.
Andiamo con ordine: visti che i tre baluardi Mattana,Zenato,Celin sono tutti out, il Baffo gioca la carta Mr.Lui nel ruolo di libero. Smessi i panni del guascone televisivo, data una spolverata alle basette, indossata la maglia che fu del Bianco, il giovine si piazza davanti ad un Beccò al rientro dopo la squalifica e alle spalle della collaudata linea difensiva Jack-Elaborato-Cugino, che giorno dopo giorno è sempre più uguali a tutti.
A centrocampo sono i chili di Guzzo a farla da padrone, con al fianco i buoni piedi de "I cognati"; Pato e Paja (un'assonanza che va al di là del solo neurone condiviso) assistono un Ercole schierato al centro dell'attaccato a cui i compagni chiedono buone giocate ma soprattutto il gol.
 
La partita inizia in equilibrio: le due squadre sembrano studiarsi e pensano a non correre troppi rischi: l'unico brivido si ha sugli sviluppi di un corner, allorquando la palla viene deviata da mille e più corpi e impazzita si dirige verso la porta difesa da Beccò, spegnendosi tuttavia prima di insaccarsi. Nonostante gli avanti biancorossi siano piuttosto mobili, il Perarolo ruba metri di campo agli avversari ad ogni minuto che passa: il trio di centrocampo sbaglia qualche passaggio di troppo e quando invece li intiva, Contin e Pato non ne capiscono le intenzioni, ciononostante la palla è sempre tra i piedi dei giallorossi, ieri nuovamente in gialloverde, e tanto basta per mettere pressioni agli avversari e a mandarli in debito d'ossigeno. Non che Contin e gli altri attaccanti abbiano delle vere e proprie occasioni da gol: la scimmia urlatrice che indossa il numero 1 biancorrosso non viene mai impegnata e può rimanersene bellamente appesa al suo albero. L'unico sussulto ce l'ha Noventa che per poco muore nell'adempimento del suo dovere di guardalinee: Paja Onga calcia la palla, già fuori, proprio in faccia al dirigente il quale accusa il colpo ma stoicamente rimane al suo posto, a dimostrare di quale pasta sia plasmato uno che ha fatto due guerre. 
A cinque minuti dal the caldo, la partita assume un'improvvisa svolta: l'arbitro, fino ad allora piuttosto in palla nell'applicare uno stile anglosassone al suo arbitraggio, assegna un corner del tutto gratuitamente ai locali. La difesa respinge, ma applica malamente la trappola del fuorigioco, o per meglio dire, non sale a dovere: Oscar, dimentico del suo status di giocatore, rimane a pascolare qualche metro dietro a Mr.Lui e quando il cappellone di turno s'insinua nell'area di Beccò è troppo tardi per metterci una pezza. 1 a 0 e incredulità sul volto degli ospiti che per l'ennesima volta si trovano sotto nel punteggio nonostante la buonissima gara. Il Marcon approfitta dello sbigottimento perarolese per cercare di dare un'accellerata al match, ma non crea alcuna occasione degna di questo nome.
 
La ripresa inizia, contrariamente a quanto accade di solito, con il Perarolo subito pimpante e il gol del pareggio avviene pochi minuti dopo il fischio d'inizio: lo stesso Oscar recupera palla a centrocampo, s'invola verso l'area avversaria e non passa quella dannata palla che il numero 7 avversario ormai gli ha praticamente rubat GOOOOOLLLLL! Il Jon Bon Jovi de noartri calcia all'ultimo istante disponibile e insacca sul primo palo con una parabola del tutto incomprensibile ma chissenefrega è gol!!! I padroni di casa accusano il colpo e la partita si rimette nei binari del primo tempo: palla al perarolo, e tanta sterilità. Il Baffo ridisegna lo schieramento d'attacco togliendo un Cavallo infortunato e inserendo una Biscia Morta senza Testa, un capitano in panca al posto di un cantante rock. Di conseguenza Ercole si allarga sulla fascia e proprio da quella posizione, solo soletto, insacca il gol del sorpasso a conclusione di un'azione da manuale del calcio. Zaghetto, la mette sulla velocità pura, metta la palla in mezzo, a Bissa la allarga ed Ercole conclude, non senza farsela addosso, in rete. Il pubblico ospite - tra il quale si nota l'assenza delle frange più intransigenti (Kibe, Pippe, Canato, Franco e SailorLara) si trova infatti davanti alla stazione dei carabinieri di Pionca con spranghe e molotov a testimoniare le proprie rimostranze per il fattaccio dell'autogrill - esulta in preda ad emozioni quasi sabbatiche ed urla ai quattro venti che ha sempre creduto in Matteo. E mentre a Bissa continua il suo show personale riassumibile nelle segg. cifre:
minuti di riscaldamento: 35
minuti di gioco: 25
minuti per terra: 20
il Marcon fa quel che deve fare una squadra di casa sotto nel punteggio: gambe in spalla e giù il gettone. Ormai la partita si svolge nella metà campo gialloverde, ma l'ottimo Mr. Lui, il sempre puntuale Jack, l'innamorato Elaborato e l'uguale Cugino riescono sempre in un modo o nell'altro a sbrogliare la situazione a proprio vantaggio. E Salvo è bravo ad alleggerire la pressione, lanciando il neoentrato Toldo o Zaghetto che con le sue galoppate centrocampo-angolo dx-angolo sx non sarà pericoloso, ma per lo meno guadagna tempo e fa rifiatare i compagni. Non che non ci sia da rabbrividire se è vero che la palla gonfia la rete ben due volte - ma la deviazione finale è in fuorigioco - e se, calciata da ben oltre il limite dell'area, s'infrange sulla traversa a Beccò battuto ed ammirante. Tuttavia tutto è ben quel che finisce bene, e i tre fischi finali arrivano come una liberazione. Grandi festeggiamenti in spogliatoio per questa seconda impresa "ma" avverte il Baffo "c'è ancora qualcosa da sistemare: dobbiamo essere più cinici là davanti. Sono comunque soddisfatto della personalità dimostrata dai ragazzi, tuttavia non dobbiamo adagiarci sugli allori perchè la strada è ancora lunghissima - anche se adesso possiamo guardare alla classifica con un po' più di tranquillità e non dobbiamo concentrarci per forza verso chi sta sotto di noi.. con questo spirito possiamo ambire a qualcosa di più".

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ALLE URNE!

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
Cordiali compagni di squadra e simpatizzanti, sponsor o quant'altro, avrete certamente letto nei giornali e nei rotocalchi rosa della paternità ormai prossima del nostro Cammelo da corso, al secolo Alessio "Isy" Guzzonato.
Il nostro, conscio dell'adagio "mater semper certa est, pater numquam", ha deciso di ascoltare lo spogliatoio e in generale tutto il movimento che sta attorno al perarolo calcio al fine di dare un nome alla creautura.
Questa nuova, democraticissima forma di dare un appellativo ad un bimbo/a è composta di diverse fasi, che troveranno compimento solo a fine maggio allorquando gli aventi diritto verranno invitati a recarsi alle urne.
 
Il primo step consiste nel proporre dei nomi: ogni lettore da qui al 18 novembre (compres) è invitato a suggerire i nomi per il figlio/a di Isy.
Una volta chiusa questa fase, si passerà ad una prima scrematura, sempre "online".
Le fasi successive verranno pianificate e comunicate di volta in volta.
 
Si dia inizio alle proposte
 
1) ..MARIOLINO....................
2) ..A.G (ALESSIO GIUNIOR).
3) .......................................
4) .......................................
5) .......................................
6) .......................................
7) .......................................
8) .......................................
9) .......................................
10) .......................................
11) .......................................
12) .......................................
13) .......................................
14) .......................................
15) .......................................
16) .......................................
17) .......................................
18) .......................................
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SIANIGO 2 - PERAROEO 3

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
La partita si potrebbe riassumere con una frase: "vergogneve, si ultimi in classifica"
Una frase che, non è nemmeno necessario specificarlo, non è certo nelle corde degli atleti dell'Us Perarolo Vigontina San Vito Borgoricco Lignano Sabbiadoro Lamezia Terme Crotone. Infatti, è stata pronunciata a metà del primo tempo da un laureato in fairplay dello Zianigo... e ahilui, gli si è pesantemente ritorta contro...
 
Ma andiamo con ordine.
Il Baffo deve fare i conti con una serie di defezioni causate da infortuni, dolori, acciacchi, espulsioni e conversioni religiose (per chi non lo sapesse ieri Laifinau ha aderito a scientology, anche se solo al fine di mantenere il posto di lavoro). Per ovviare dunque alle assenze dei vari Mattana, Beccò, Teschio, Salvo, Oscare, Liettoli, il mister è costretto a richiamare in gran fretta dal loro rifugio sul monte bianco Ercole e Mr.Lui che finiranno pure con l'accomodarsi in panca - fingendo che "no no mister, va tutto ben...". Gli undici titolari sono infatti: RossiFumo, Trivella, Jack, Elabora, Cugino; TJ, Isy, PajaOnga; Pato, Occhi, Toldo. La partenza dei giallorossi, ieri in gialloverde o verdeoro come direbbero in america latina, è di quelle confortanti: in meno di cinque minuti due occasionissime da gol che solo la poca precisione di Occhi, abilissimo a girarsi in area, e una prodezza del portiere su PajaOnga impediscono agli ospiti di passare in vantaggio e chiudere virtualmente la partita.
E come spesso capita nel calcio, e ancor di più al Perarolo, gol mancato equivale a gol subito... e se la matematica non è un'opinione, a doppio gol mancato, doppio gol subito.
Passano infatti solo pochi giri di orologio ed ecco che i padroni di casa vanno in vantaggio, nello stupore generale, alla prima occasione: l'intraprendente attaccante s'insinua tra Jack e Trivella, arriva sul fondo, passa la palla indietro verso non uno non due ma ben tre dei suoi che, soli soletti, fanno la conta, fanno un salto fanne un altro tocca proprio a te ed è rete!
Non ce nemmeno il tempo di imprecare che un'innocua azione sulla trequarti si trasforma in gol: palla che viaggia per vie orizzontali dalla fascia sinistra a quella destra e che finisce tra i piedi del capitano, fratello povero di Costantino Vitagliano, il quale vede la porta sguarnita, fa partire un tiro rasoterra che nella sua traiettoria acquista velocità e spin, cozza contro il palo e s'insacca lasciando di stucco il portierone iscariota (che non è un'offesa, ma solo il nickname di Giuda che ne indicava la fiammante chioma) (e comunque, a dirla tutta, anche se fosse stata un'offesa un po' il Rosso se la sarebbe meritata, non foss'altro per il fatto che ha rifiutato le mie scarpe da sei, che certamente gli avrebbero permesso una maggiore presa sul terreno nell'atto di tuffarsi e di evitare un gol evitabilissimo).
Ad ogni modo: 2 a 0 e palla al centro.
Palla che ora pesa come un macigno sulle spalle dei gialloverdi, in particolare su quelle del Guzzo che le ha già curve di suo, e che non riesce ad interpretare con efficacia quel ruolo di leader del centrocampo che il Baffo gli ha affidato. In qualche modo però, a testa bassa e con l'orgolio di una fiera ferita ma non doma, eccoli ripresentarsi dalle parti del numero uno fuxianero: Pato si prende gli applausi e gli incoraggiamentei quando colpisce ben due legni sfruttando l'involucro del suo neurone; ma si prende anche una sonora dose di bestemmie quando tergiversa e non conclude di prima intenzione in porta sciupando due buone opportunità. Occhi s'immola e rischia il suo piede destro, l'unico di cui è dotato, quando s'intorcola per calciare al volo la palla ma trovo l'arto di un avversario. L'arbitro sancisce la sacrosanta punizione dal limite, ed è proprio in questo istante che giunge alle orecchie degli ospiti l'ignomignosa battutaccia "vergogneve"... peraltro pronunciata da una squadra che non è che sia messa molto meglio in classifica...
E come per magia, quest'ingiuria si trasforma in carburante per gli ospiti. Per chi crede nelle favole, e spera che PajaOngainsacchi la punizione... beh, continuate a credere nelle favole... Il fromboliere dal dito indice più lungo del dito medio non centrerebbe la porta nemmeno se fosse grande come l'area di rigore e alta come la torre agbar... Nel frattempo lo Zianigo cerca di chiudere definitivamente i conti con manovre veloci e spazi allargati nei quali si inseriscono centrocampisti molto più offensivi di quanto ci si aspetti. In particolare, sono Checca (il numero 8) e Scassaminkia (il numero 2) ad impensierire maggiormente Trivella e compagni. Il primo perchè sa giocare a calcio; il secondo perchè tra un tuffo, una gomitata, una strattonata e una protesta diventa un vero incubo per la psiche di Elaborato, che infatti a fine partita ingaggerà uno psicologo. Per fortuna la casacca nera dimostra di essere capace, e con un bel giallo ristabilisce un minimo di tranquillità in campo. Con due fischi, invece, manda tutti a bere un caressiano the caldo.
Nello spogliatoio l'aria è un po' tesa: i ragazzi sentono che gli avversari sono - per l'ennesima volta - alla loro portata e ritrovarsi sotto di due reti è sconcertante. E possiamo stare certi che alcune squadre si sentirebbero overwhelmed (che non so bene come si traduca, ma da proprio il senso del peso sotto cui uno giace) e mollerebbero tutto, baracca e burattini. Ma il Perarolo no, è fatto di ben altra pasta.
Riparte infatti a spron battuto nel secondo tempo, mettendo paura agli avversari sin dalle battute iniziali. E nonostante il punteggio non cambi, una certa consapevolezza cresce tra gli ospiti: il gol è nell'aria, e sarebbe anche meritato. Tanto che allorquando Occhi, in contropiede, insacca alle spalle del portiere con un tiraccio sghembo e Pato probabilmente tocca la sfera inficiando la rete per fuorigioco, l'arbitro convalida ugualmente... "se lo meritano" sembra pensare tra se e se... Lo spettro della rimonta aleggia tra i fuxia e l'allenatore corre ai ripari togliendo tutto il reparto offensivo e irrobustendo il centrocampo. Peccato che la mossa si dimostri del tutto inefficace, se non addirittura controproducente. Ben altro effetto hanno i cambi del Baffo: Ercole e Mr Lui sostituiscono uno stanco Toldo ed un TJ coi crampi (non per il troppo correre, bensì per il troppo tango) e le loro forze fresche sono di grande aiuto sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Stabilitisi a centrocampo, permettono inoltre a Zaghetto di spostarsi sull'amata fascia destra, e a Guzzo di operare qualche metro più avanti. E saranno proprio questi due a determinare il risultato finale: Paja confeziona due cross degni di questo nome, sul primo dei quali Pato si avventa con rabbia pareggiando il conto.
Isidoro invece dapprima si mangia un gol fatto raspando terra a pochi passi dal portiere; ma a tempo quasi scaduto trova il modo di insaccare sfruttando una palla che arriva lemme lemme in area di rigore. Grande gioia per lui e festeggiamenti che rievocano lo stato interessante della sua compagna (a meno che il pallone sotto la maglia non intendesse dire "go magnà come un porco anca ieri sera, ma stavolta no me so cagà dosso e no go gnancà vomità, ecco quindi che posso zogare anca mi e dare na man ai tosati").
Ancora un paio di rinvii a casaccio da parte di Cugino - che nomino solo perchè siamo tutti uguali, così come adesso nominerò Bellò perchè sennò poi si lamenta - e il triplice fischio arriva come una liberazione da un'incubo. In un solo tempo, anzi: in una trentina di minuti, i giallorossi scacciano l'incubo di un inizio di stagione pesantissimo, conquistano la prima vittoria e possono guardare più serenamente ai prossimi impegni che non vanno presi sotto gamba, ma finalmente potranno essere affrontati con la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno. "E' una lezione importante quella di oggi" annuncia tronfio il Baffo "che ricorda un po' quanto abbiamo fatto l'anno scorso con la San Marco o il San Marco, l'incognita rimane anche se quest'anno hanno aggiunto Noventa... peccato che l'abbiano aggiunto dopo e quindi l'ambiguità ci sia ancora. A parte questo, credo che il nostro campionato inizi da oggi, anche se in spogliatoio ho detto il contrario, ma chissenefrega era ora di vincere!!!".

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