RSS

VIGONZA 5 - PERAROLO 0

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
Un'altra secca e pesante sconfitta per il Perarolo Vigontina, che ieri era ospite dei cugini del Vigonza, in quello che è storicamente uno dei derby più a rischio dell'intero panorama calcistico italiano, tanto che le frange più violente dei giallorossi sono state scortate allo stadio da una numerosa scorta di poliziotti.
"Non ci possono trattare come le bestie!" si lamenta kibe; "Capisco se ci fosse il Vecchio tra di noi.. ma è la in panchina" sottolinea un inferocito Pippe, amareggiato anche per l'assenza di Jurassik, che da mesi si preparava per questa trasferta, ma che è stato anzitempo bloccato dalle autorità, imponendogli gli arresti domiciliari.
Sulla curva opposta, il tifo è più sereno, fiducioso che la sconfitta di sette giorni fa contro lo Zianigo è stato solo un incidente di percorso, e che la rincorsa alla prima categoria ripartirà grazie anche ai buoni auspici di Clemente Mastella, che da quando non deve più partecipare a tutte quei noiosi consigli dei ministri può finalmente dedicarsi anima e corpo alla sua squadra preferita. Ed eccolo li, umile primus inter pares, sventolare animosamente la bandiera biancoaranciafuxianeragialloblu del vigonza.
Gli ospiti, che scontano la squalifica dello sciatore Beccò e devono fare i conti con gli infortuni del Rosso (mononucleosi), Jack (ginocchio), Paolo (piede) e Contin (identità), si schierano in campo con il giovane portiere degli Juniores Giacomo "Luca" Fuochi, cui farà da chioccia il paterno Trivella, al cui fianco si schierano Elaborato, Paja Onga e Camacio, rispolverato dall'armadio dei vestiti usati a causa dell'assenza ingiustificata e non più tollerata di suo Cugino, e della indospisizione di Mr.Lui, apparentemente sereno e in forma, ma in realtà vittima del jet lag a causa del fuso orario con la Polonia.
A centrocampo si va con l'esperienza di Capitan Tj e Salvo, ed il peso specifico di Isy; in attacco invece ci sono Occhi, Pato e Toldo che occupa il ruolo di centravanti.
Peccato, perchè se il Baffo avesse messo Occhi al centro e Toldo in fascia, il Perarolo avrebbe sfondato il record mondiale di linea centrale più pesante della storia del calcio, con l'ago della bilancia che avrebbe oscillato orgogliosamente vicino alla soglia dei 4 quintali. E peccato soprattutto per i dirigenti del Carrera Petrarca Padova che erano accorsi in massa per vedere con i loro occhi questo prodigio, nella speranza di dare un nuovo volto alla mischia bianconera.
Su di un terreno di giuoco brullo e butterato come neanche Cugino quando aveva quindic'anni e aveva i capelli lunghi fino alle orecchie per cercare di coprire gli innominabili foruncoli, l'arbitro da inizio alle ostilità. I padroni di casa fanno subito capire di avere sete di rivincita, memori anche della magra figura racimolata all'andata, e cercano di infilarsi tra le maglie avversarie sin dai primi minuti. In qualche modo però la difesa giallorossa, ieri in rosanero, se la cava sempre anche se i problemi maggiori li ha in fase di alleggerimento: la palla ballonzola imperscrutabilmente tra le whoops del Comunale, e rinviare è più difficile di quanto non si pensi. Allo stesso modo, qualsiasi tentativo di imbastire un'azione degna di questo nome è vanificata dall'impossibilità di controllare la sfera: ne fanno le spese i tre centrocampisti perarolesi che, cercando di avanzare palla al piede, non riescono a saltare il diretto avversario. 
Le stesse difficoltà, invero, le incontrano anche i giocatori del vigonza che però, conoscendo bene il piatto dove mangiano o sputano - a seconda che non indossino o indossino il numero 71 -  o semplicemente perchè non ne hanno le qualità, prediligono indirizzare la palla sulle fasce e prendere in velocità i difensori avversari. Pertanto se da un lato non arrivano occasioni particolarmente pericolose, dall'altro la pressione si fa piuttosto costante; è a quel punto che il Perarolo cerca di colpire in contropiede, e si procura un paio di potenziali occasioni che non diventano reali solo perchè i ragazzi del baffo non riescono a calciare in porta con la dovuta forza. Quando insomma il primo tempo sembra essere destinato a chiudersi su un salomonico 0 a 0, ci pensa l'arbitro a dare una svolta netta al match decretando un rigore piuttosto discutibile. La palla arriva ad altezza uomo nei pressi del dischetto, il numero 11 locale si inarca e colpisce in rovesciata ma la palla si infrange sull'ascella di Pato, accorso prontamente a mò di scudo umano, ma col braccio troppo protese, almeno a giudizio della casacca nera. Nonostante il segno della sfera sia evidentemente sotto al braccio, l'ariano non torna sulla sua decisione e regala la rete del vantaggio al Vigonza. Vigonza che si ripete pochi minuti dopo in contropiede: palla persa a centrocampo dopo l'ennesimo tentennamento del Perarolo, palla in fascia e cross che, nonostante venga leggermente sporcato, finisce tra i piedi del numero 71 che insacca prendendo in contropiede il portiere giallorosso. Davvero una punizione troppo severa per gli ospiti, che non meritano di stare sotto di due reti e forse non meritano di stare sotto e punto.
La ripresa inizia purtroppo laddove era finita, con il Vigonza che vuole mettere la parola fine al match e dopo un'occasione sprecata e meno di dieci minuti di gioco ci riesce: Camacio cerca di fare autogol anticipando il portiere ma nessuno sa che l'ha fatto apposta ed è già pronto a rinviare sulla linea di porta; non fa tuttavia i conti con l'oste che rimette la palla al centro e pesca solo soletto il numero 10, che ha vita facile nel porre virtualmente, ma nemmeno troppo, la parola fine al match. Il baffo cerca di mettere in campo la verve di Contin, il quale si accorge del mister solo quando i compagni di panchina gli tolgono le pile dall'mp3 - che peraltro fonti ben informate sostengono contenere solo musiche scaricate illegalmente! - per dare nuova vitalità all'attacco di Occhi e soci; in effetti Ercole sembra anche essere in buona giornata, e si aggira pericolosamente su tutto il fronte offensivo, creando delle buone giocate e un paio di occasioni intriganti, una su tutte quella per Isy che trovatosi a tu per tu con il portiere manda incredibilmente a lato da posizione vantaggiosissima, per quanto defilata. Da registrare, oltre ad un paio di gol dei quali ricordiamo ben poco, anche l'ingresso in campo del Vecchio, col compito di marcare a vista il 10 - cosa che fa solo per i primi 20 secondi, e solo perchè c'è un calcio d'angolo - e della Bissa, che si snoda con la consueta sinuosità sulla fascia. Ci sarebbe anche da registrare il fatto che l'arbitro potrebbe ammonire almeno una dozzina di giocatori del vigonza per insulti o bestemmie, variamente rivolte allo stesso arbitro o agli avversari, ma di questi direttori di gara - o presunti tali - senza spina dorsale nè amor proprio non abbiamo voglia di parlare. Piuttosto, anche se a punteggio abbondantemente compromesso, sottolineamo i minuti finali in cui con l'orgoglio e le unghie i rosanero provano a scardinare, purtroppo senza successo, la saracinesca tirata su dal Cordella, che molti ricorderanno esordire nel mondo del calcio coi colori sociali del perarolo parecchi anni fa. "Ci portiamo a casa questi cinque gol, pur sapendo che il punteggio va al di là dei nostri demeriti, e sperando di saperli tradurre in rabbia per la gara di domenica prossima, una sfida fondamentale per la salvezza e per rilanciare le nostre speranze" chiosa il Baffo a fine gara, anticipando la vitale importanza del match di ritorno contro il Menarello. L'occasione migliore per sfatare il tabù del Frazionale.
 

| edit post

GAMBARARE BUTCHERS 10 - PERAROLO BULLS 3

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
Prima giornata di ritorno del campionato di rugby di seconda categoria per l'anno rugbystico 2007-2008. Si gioca sul neutro di Marrano Veneto, a causa di non si sa bene cosa, tant'è che i giocatori ospiti sono costretti a spogliarsi in un cunicolo scavato dalla premiata ditta  Gimli & i suoi amici nani associati. "Ca*are con la testa appoggiata al muro per la ristrettezza del bagno è un'esperienza che non dimenticherò mai" chiosa una fonte che preferisce rimanere anonima.
Desiderosi di vendicare la cocente sconfitta dell'andata, la squadra del Baffo si dispone in campo con Occhi, Pato e Zaghetto in mischia, Tino mediano di mischia, Guzzo apertura, Salvo terza centro, Mr. Lui e Cugino ale, Trivella e Jack come centri e Beccò nella posizione di estremo.
Occorrono cinque minuti prima che i rimasugli di panettone e cotechino incastrati tra i denti e le pieghe delle budella dei giallorossi, ieri in rosanero, vengano smaltiti definitivamente: giusto il tempo di sentir scorrere un po' di sudore freddo sulla schiena ed esaltare le doti di un Beccò in stato di grazia, ed ecco che il Perarolo si mette a macinare gioco sfruttando la buona lena di un Zaghetto mai domo, il quale è facilitato nel suo compito da una squadra avversaria spregiudicata, che si schiera in campo con un 3 - 4 - 3 di dubbia efficacia. Purtroppo però il terreno non è dei migliori, e la superiorità numerica degli avversari a centrocampo non consente al reparto centrale del Perarolo di impostare con tranquillità e pertanto i passaggi per Paja Onga risultano spesso imprecisi, impedendo quindi di sfruttare al meglio la corsia spesso sguarnita. In un paio di occasioni, tuttavia, la palla giunge col contagoccie allo scatenato numero 7 il quale però anzichè tentare il tiro mette al centro due palloni davvero invitanti, ma putroppo non sfruttati. Ciononostante gli ospiti trovano comunque il modo di passare in vantaggio al ventesimo quando Cugino si incunea nell'area avversaria e cade, invero un po' troppo cinematograficamente, al primo contatto disponibile: l'arbitro non ci pensa due volte e sancisce la massima punizione che Zaghetto trasforma facilmente da posizione favorevolissima nonostante il numero 1 avversario si dichiari dispiaciuto per l'imminente parata. Ma contro un Paja in queste condizioni e rinfrancato da due caffè e un montenegro c'è ben poco da fare... tanto che dalla panchina locale arriva l'ordine di fermarlo in qualunque modo. Detto fatto, l'anziano centrale avversario inizia una battaglia personale con tutto il reparto avanzato giallorosso, una lotta senza quartiere fatta in particolar modo di gomiti alti. Tutto questo, al solo prezzo di un misero cartellino giallo.. col senno di poi, un bell'affare davvero.
Il perarolo per la verità deve recitare un mea culpa per la scarsa abilità di concretizzare la superiore qualità: appena siglato il gol si fa schiacciare dalla prevedibile reazione dei padroni di casa, e per diversi minuti non riesce a mettere il naso fuori dalla sua metà campo. Il Gambarare si rende particolarmente pericolo dalla touche, con l'ovale che balla pericolosamente nei pressi dell'H difesa da Beccò. Fatalmente, all'ennesimo tentativo, il pallone calciato dall'angolo destro finisce in mezzo ai pali e l'arbitro, che peraltro sembrava in ottima posizione, convalida la trasformazione, nonostante le vivaci proteste di Beccò, il quale nel tentativo di far cambiare idea alla casacca nera, ieri in giallo fosforescente, chiama in causa anche amnesty international e la carta dei diritti umani ma non c'è niente da fare, l'arbitro è sicuro di aver visto la palla attraversare la linea e convalida il 3 a 3. A quel punto la partita si addormenta un po', e si svolge per la maggior parte a metà campo. Ambedue le formazioni si procurano ancora delle occasioni per andare in meta, ma non riescono mai a concretizzare.
Nel secondo tempo i biancorossi partono più determinati, ma le palle da gol capitano sui piedi di Mr. Lui che sbaglia in acrobazia una rete che segna regolarmente quando si fa del sano scaldacueo e soprattutto sul destro di Occhi che, incredulo davanti al numero da velocista di Paja Onga, non trova la concentrazione necessaria per battere il portiere da posizione favorevolissima. Nel frattempo i macellai di gambarare continuano nella loro strategia di gambizzazione degli avversari: Occhi ci rimette una spalla (ancora grazie al numero 5) e un gomito (stavolta grazie al compagno di reparto che da ultimo uomo lo blocca con una gamba ad altezza sorriso durbans. sanzionata ovviamente con un semplice calcio di punizione). L'arbitro effettivamente sta dando il meglio di se, tralasciando di sventolare cartellini ma anche sanzionando una serie di fuorigioco piuttosto dubbi ai padroni di casa, che vedono svanire tutte le loro occasioni da gol sul fischietto del direttore di gara. L'aria si fa effettivamente un po' tesa, e al quarantesimo accade il fattaccio: Oscar, entrato da poco al posto di uno stanco Tj, s'invola nella metà campo avversaria e pesca Toldo. Questi si libera dell'avversario e sta per battere a rete quando sente un urlo di dolore.. c'è un po' di incredulità in campo, Oscar è a terra per un ginocchio o forse una caviglia... Lo spettacolo che ci si trova davanti, invece, è quello di una coscia aperta a metà, qualche pezzo di muscolo, grasso, per lo meno non c'è troppo sangue. Tutti gli avversari, inamidati di santità, professano la loro incolpevolezza.. d'altra parte è dall'inzio della partita che l'arbitro interpreta male i loro interventi fischiandogli sempre conto. Tralasciando i preveidibili capanneli che si creano in campo e rassicurando le numerose fan di Oscar, il quale se la "cava" con una ventina di punti sparsi tra il muscolo e l'epidermide, vi possiamo dire che ovviamente non viene presa alcuna sanzione nei confronti di alcun giocatore, e si va avanti con il Perarolo, che ha già sfruttato tutte le sostituzioni a sua disposizione, in dieci (oltre il danno, la beffa) e ben 9 dicasi 9 minuti di recupero affrontati, chiaramente, con il morale piuttosto dubbio, se non a terra. Va da se che alla prima occasione buona il Gambarare passi in vantaggio, sfruttando un possibile passaggio al limite dell' in-avanti e gioendo smisuratamente. La partita finisce sostanzialmente li, anche se ci sono ancora 5 minuti abbondanti di gioco e un paio di palloni potenzialmente accattivanti, ma neanche troppo.
Comprensibile la poca voglia di parlare ai microfoni da parte dei Perarolo Bulls che, scornati e infilzati come degli spiedini, dovranno trovare la forza di reagire già a partire da domenica prossima quando gli sbarbatelli del Martellago, capitanati da Maicol Phelps, cercheranno di violare il Frazionale. Che, al contrario, è ora di far diventare una fortezza inespugnabile.

| edit post