Che fine ha fatto preve?
Sgomento tra il pubblico giallorosso, quel pubblico che ha visto passare sotto il suo naso decine e decine di giocatori "mordi e fuggi" e che, nonostante le loro fugaci apparizioni, li ricorda sempre con affetto. E come potrebbe essere altrimenti quando l'amata casacca ha visto al suo interno campioni del calibro di Pescarolo; el biondo coi oci cativi el cavejo longo e rasà dae parti; Pravato; Marian; Mohammed; Guerrino 1 e Guerrino 2; Giaino; el fradeo dea morosa del vice de Gianni... e per rimanere ai giorni nostri: Pano.
Siamo certi che, ripescando nell'archivio storico, potremmo facilmente confezionare una squadra di diciotto elementi già belli e pronti per conquistare successi, fama, prime pagine...
Eppure, tra tutte queste leggende, c'è un nome che si staglia chiaramente nei cuori e nei pensieri della tifoseria del frazionale, tifoseria che, come abbiamo detto, vive in questi giorni dei momenti di ansia e timore per la loro ultima stella: Prave.
Già provati per il prematuro abbandono di Pano, il quale però, secondo recenti notizie, non si può allenare perchè ha un impegno lavorativo, gli ultras giallorossi avevano quasi adottato quella simpatica macchietta di Prave, detto anche Preve, Pavel, Pullover. Poco importava, a loro, a questi fan sfegatati, che il giovane virgulto rispondesse invece all'anagrafe al nome di Prevedà... d'altra parte "se mister Baffo non lo chiama così perchè dobbiamo chiamarlo noi?" recitava un'immenso striscione durante la gara interna con l'USMA, l'ultima che l'ha visto in campo. E che potrebbe essere anche l'origine dell'allontanamento dalla squadra di via Diaz: è noto infatti che vi fu un alterco tra il mister Baffo e il giocatore, il quale a fine primo tempo, visto che le cose si erano già messe parecchiotto bene per i padroni di casa, osò chiedere "Mister, gioco?".
Quelli che in panchina si aspettavano di vederlo scuoiato all'istante rimasero sorpresi nel constatare che, al contario, il Baffo licenziò la faccenda senza profferir parola.
Vero è che al ritorno sulla panca ammonì il ragazzo a moderare la lunghezza d'onda della sua bocca, a collegare il cervello prima di parlare, e infine lo sfidò: " SE te ve dentro e SE te provi fare el scaveto, te cavo".
Come è logico, Preve non ci pensò due volte a farlo, lo scavetto, e anzi.. col senno di poi potremmo anche ipotizzare che l'idea di farlo dalla tre quarti campo forse voleva essere una provocazione, che tuttavia il mister non raccolse: Pavel finì la partita, e non venne redarguito.
Cosa che accadde puntualmente il martedi successivo, ma visto l'ottimo andamento della partita (e di conseguenza il fatto che il mister si era riposato e rilassato tra le 17.15 di domenica e le 19.30 di martedi), quella che avrebbe potuto essere una sonora ramanzina fu invece una sorta di buffetto.
E tuttavia...
Tuttavia, da quel giorno, Prave non si vede più. Le sue tracce si sono perse, e si che con quella panda dovrebbe lasciare olio dappertutto. I tifosi si chiedono se si tratti dell'ennesima storia della morosa, se abbia lasciato perchè si sentiva ingabbiato in un sistema che non prevede gli scavetti, se abbia trovato un'altra squadra, o se semplicemente si sia rotto i coglioni dopo solo un mese, il che rappresenterebbe una sorta di record...
Dade, mago del computer, l'ha pure cercato in google: ma non si trova un cazzo di niente. Addirittura il nome preveda non sembra nemmeno esistere... che si tratti magari di una spia russa??? Ma cosa sarebbe mai venuta a fare a Perarolo?? Per caso, l'assenza di Pano ha a che fare con l'arrivo di Prave. E il fatto che abbiano tutti e due dei nomi che cominciano con la P e che suonano decisamente bizzarri ha un significato particolare? E ancora: guardate che lo so che Pano non si chiama Pano di nome ma fa Davide, ma siete davvero sicuri che la sua carta d'identità fosse originale?
Ad ogni modo, chiunque l'abbia visto, o chiunque abbia visto un pallone compiere una strana traiettoria lo segnali su questo sito per cortesia. Se invece vedete Stefanato, dategli un calcione.
La prossima settimana, per la rubrica "i grandi misteri di perarolo: comete e meteore nel firmamento giallorosso" presenteremo la storia dei due Guerrini.
Domani invece, in regalo il primo numero de "i grandi mister del perarolo: Diugà"
