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MAERNE 2 - PERAROLO 1

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
Il match si potrebbe riassumere in una giocata pre-scaldaculo.
Zaghetto arriva bel bello col pallone tra i piedi nei pressi della porta dedicata al giuoco più cool del campionato di calcio di seconda categoria; nei pressi dell'area grande decide di calciare... il suo piede, come di consueto, non reagisce allo stimolo del cervello il quale vorrebbe che la palla finisse in rete, bensì calcia la sfera a circa trenta metri di altezza, direzione "campi". Improvvisamente, una folata di vento fa cambiare repentinamente direzione alla palla, che ruota verso sud-ovest, compie un paio di lati di bolina, e s'infrange sulla traversa.
Circa 90 minuti più tardi, Eolo giocherà un brutto tiro ai colori giallorossi... Che già avevano le loro belle gatte da pelare, senza che ci si mettesse il vento: oltre a dover affrontare una rosa giovane e scattante, i Baffo Boys devono fare i conti con una serie di forfait improvvisi che schematizzeremo per i lettori più pigri.
  • Saponetta Beccò, vittima di un provvidenziale scag8 che non gli permette di schierarsi tra i pali ma gli consente comunque di andare a godersi le ultime nevi d'alta quaota
  • TJ sempre più Hooker Tino, vittima di un'estenuante tour de force tra le lenzuola e con seri problemi di affaticamente nei pressi dell'apparato riproduttivo. E che comunque sarebbe arrivito in ritardo perchè alle 3 meno un quarto non si era reso conto che avevano cambiato l'ora
  • El Rosso, che potrebbe salire in cattedra al posto di Saponetta, ma che dopo una misteriosa mononucleosi, un'artrite ipocondriaca e una sbornia da birra autoprodotta, ha un ginocchio spappolato
  • Oscar il Giusto, che è andato in missione di pace a Rimini, e tra un piadina e una conferenza di CL ha portato la lieta novella
  • Bautista e Simoncelli, che si sono fermati a qualche metro da Jerez de la Frontera... ma che gara!
  • Pano, che è in gita con suo cugino Ercole
  • Prave, che è in vacanza con Stefanato
  • Icio, che è figlio del presidente
  • Mattana, che ha detto "basta con il calcio e basta con quelle vostre ca**o di mail!!!"
  • Joel e Baz, che stanno facendo carte false per giocare ma non sanno che i dirigenti di via diaz votano Lega e lo fanno da ancora prima che la Lega esistesse
  • Pablo Todo Recto, che sta sistemando gli ultimi bulloni del bagno
  • la Bissa, in trasferta a Parigi, impegnato ufficialmente con la delegazione di Sandon per l'assegnazione di Expo 2015

Ecco allora che il Baffo deve schierare Andrea "go pena finio de magnare al batiso de no so ben chi" Marcato tra i pali, Mr. Lui e il suo ginocchio bionico e la sua mano sventolante al centro della difesa assieme a Trivella intriso di Polase, Cugino e Elaborato il capitano; Isy, Legnaro e San Salvo da Meggigorie al centro del campo, con Paja Onga, Pato e Piero in attacco.

 
Cinque minuti, e non si capisce una sega: i tuttoneri padroni di casa corrono come degli assassini, e mettono più volte a repentaglio l'integrità morale di uno zero a zero sul quale a questo punto i giallorossi, ieri in gialloverde, metterebbero già la firma. Uno spauracchio dietro l'altro, il Baffo è costretto a ridisegnare in corsa la squadra, spostando Zaghetto a livello dei difensori, rimescolando le marcature, riassegnando posti di lavoro, mandando in cassa integrazione Dario e avanzando Isy.
Nel senso che dopo tutti i cambiamenti apportati, ci si accorge che l'aitante ex consigliere dell'ex gabinetto di stra è in più, e quindi se ne va a rimanere nell'ombra in attacco. Roba che gli riesce benissimo, anche perchè appena tre minuti dopo un lopez malandrino ne pregiudicherà il già precario fisico.
Comunque sia, il nuovo assetto da i suoi frutti: da un lato, il Maerne viene imbrigliato in una morsa più attenta, dall'altro, il gioco degli ospiti trova finalmente continuità, anche se forse sarebbe più corretto dire: un inizio. Se da un lato infatti Dario e Salvo hanno qualche difficoltà ad ostacolare il dinamismo dei diritti avversari, dall'altro riescono ad imbeccare con sempre maggior frequenza e precisione il fluidificante Zaghetto, il pungente Toldo, il percussionante Cugino e lo spento Pato, così spento ma così spento che dalla panchina qualcuno insinua il dubbio "par mi el ga tacà ciavare...".
E' proprio Toldo il più attivo, e con le sue incursioni mette ripetutamente in difficoltà il diretto avversario, già in grossa crisi per conto suo. Ma è proprio nel momento migliore di Elaborato e compagni che i padroni di casa passano in vantaggio: uno dei tanti passeggia indisturbato fino al limite dell'area, da dove fa partire un calcetto veloneso, la palla rimbalza sul palo quel tanto che basta per mettere fuori causa l'ottimo Occhi e finire tra i piedoni del liberissimo centravanti, che sigla il più semplice dei gol. Il primo tempo termina poco dopo, senza che le due squadre abbiano avuto ulteriori occasioni.
 
Ad inizio ripresa il mister toglie subito l'acciaccato Isy, preferendo la baldanza e la freschezza atletica (!!!) del vecchio, fino a quel momento autore di una poderosa serie di peti. Col vento contrario, il Perarolo fatica non poco a contenere gli attacchi avversari, e quando ci riesce cerca di ripartire in velocità ma senza risultati apprezzabili. Sarà proprio il vecchio a fornire la palla della svolta con una giocata che non gli si vedeva compiere dai tempi in cui nelle edicole di tutta Italia si potevano acquistare le videocassette della serie "impara a giocare al calcio come il vecchio comanda" e "calcio no problem, parola del vecchio".
Per chi ha avuto la fortuna di assistere alle prodezze di quindic'anni fa, e a quella di ieri, il tempo sembrerà non essere passato: l'unica testimonianza del suo scorrere, sono i capelli che da lunghi e fluenti si sono fatti radi come i tibetani in tibet; appena dirottato sulla fascia destra, il funambolo di Vigonovo si beve un paio di avversari e di spalle appaggia col contagocce una palla sul petto di Dario il quale, conscio della ghiotta opportunità, stoppa da par suo e insacca un pregevolissimo diagonale sul sette. Imparabile! Ed impareggiabile la gioia della squadra di giallo e verde vestita, che si riunisce come una muta di cani in calore sul corpo del malcapitato. Che poco dopo uscirà, grondante di sudore e gloria, a riprendere ossigeno. Al suo posto entra camacho, che in dieci minuti riuscirà solo a destabilizzare un avversario e ad assistere alla Beffa. Se da un lato, infatti, dopo il gol subito i tuttoneri hanno certamente il merito di crederci e di confezionare ottime opportunità sulle quali Occhi ha sempre da ridire, dall'altro non si può dire che il modo in cui trovano il gol del (definitivo) vantaggio sia voluto. Cugino respinge in calcio d'angolo un'azione avversaria; il numero 10 piazza la palla e calcia col sinistro; come anticipato, la palla viene investita da un colpo di vento, cambia repentinamente direzione e si insacca alle spalle di un incolpevole difesa. Non c'è tempo per una vera e propria reazione: il Perarolo prova a portare in avanti tutti i suoi effettivi, ma le energie sono poche e le idee decisamente meno. Finisce con una sgiacurata sconfitta, che non permette alla squadra di via Diaz di rosicchiare un buon punticino a chi sta sopra e - per ora - si gode la salvezza. "Ma c'è ancora tempo per recuperare" sostiene fiducioso capitan Giora, raggiunto telefonicamente mentre divorava il tredicesimo Cheeseburger al MacDonald davanti alla stazione di Padova "Sono certo che ce la possiamo fare, e se magari il sabato notte alle quattro e mezza evito di spedire messaggini a Isy ma soprattutto di ritrovarmi nelle condizioni di scriverli tali sms, magari anch'io sarò in grado di dare una mano".

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BREAKING NEWS: SIMONE PIEDONE BOICOTTA LE OLIMPIADI

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
Apprendiamo dalle agenzie di stampa che Simone Piedone ha affermato di voler boicottare le olimpiadi di Pechino. "In seguito alle recenti vicende accadute in Tibet, essendo io un simpatizzante e praticante buddhista, ho deciso che non parteciperò alle Olimpiadi di Pechino per le quali mi ero qualificato nella categoria "invio di mail contenenti allegati po*nografici".
Grande risalto alla notizia ne danno tutti i giornali online sportivi del mondo: da "espn" a "bola"; da "Marca" a "As" la notizia ha fatto il giro del mondo in pochissimi minuti. Simone Piedone, che era arrivato ottimo secondo nella precedente kermesse di Atene, e che aveva meravigliato il mondo uand

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PERAROLO 1 - MARCON 0

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:

Roma. Sabato 15 marzo 2008. Stadio Flaminio. Mancano 20 secondi alla fine del match Italia - Scozia; i padroni di casa stanno dando vita all'ennesima partita indegna del 6 nazioni, ma in qualche modo si trovano sul punteggio di 20 pari. Andrea Marcato riceve la palla e da circa 30 metri droppa in mezzo ai pali. Tripudio.

Perarolo. Domenica 16 marzo 2008. Stadio Frazionale. Mancano 10 minuti alla fine del match Perarolo - Marcon; i padroni di casa stanno dando vita ad una buonissima prestazione, col cuore e con gli attributi; Andrea Marcato si smarca di forza a pochi metri dal limite dell'area, fa due passi e insacca in diagonale sul palo lontano. Il Frazionale salta letteralmente per aria per la gioia, e perchè Noventa, che stava cucinando ossi,butta una bomba carta dentro la il fuoco. Ma procediamo con ordine.
 
Il Perarolo si schiera in campo con una formazione inedita a causa dei numerosi infortuni e squalifiche: Zaghetto si ritrova a fare coppia con Trivella, Cugino si tiene la fascia sinistra mentre è Mr.Lui a presidiare la destra, con Beccò a chiudere il reparto difensivo.
A centrocampo capitan primavera il risveglio dei sensi Giora è affiancato da Totò e DaRìo. L'aria del torneo di Legnaro si sente, e il Baffo non può rinunciare al talentuoso quasi-omonimo di cinghialone Peruzzi. In attacco Toldo è affiancato dal Teschio e da Oscar, libero di spaziare su tutto il fronte offensivo.
Di contro, il Marcon si schiera con un 4 - 3 - 3 piuttosto offensivo, soprattutto sulla fascia destra laddove Cugino ha il suo bel d'affare. Zaghetto non fa rimpiangere le numerose assenze difensive, anzi, si candida per rivestire ancora il ruolo che gli antichi chiamavano "stopper". Chi ha più difficoltà è invece tino, costretto a rincorrere il ben più giovane e dinamico numero 9 sulla fascia opposta, tanto che dopo appena dieci minuti chiama il cambio. Sciolto il dubbio circa il motivo della richiesta - non si tratta di infortunio bensì di rottura di marroni - sarà il Teschiaccio a prendersi cura del cursore, mentre Tj verrà saggiamente dirottato sulle piste dei centrocampisti avversari.
La partita non offre grossi spunti né su un versante né sull'altro: gli ospiti dimostrano di essere leggermente superiori, ma non producono occasioni importanti. Toldo fatica parecchio nella morsa dei due centrali, e ci vuole qualche galoppata di Paja Onga per impensierire i rossoblu dalla erre arrotondata, ma sono solamente di leggeri pruriti, niente di più. Il primo tempo si chiude quindi a reti inviolate, punteggio giusto e che dimostra che le due formazioni temono di farsi male. Il Marcon è in corsa per raggiungere la quarta piazza e viene da una serie di buoni risultati; il Perarolo è attaccato coi denti al treno "non ci tocca fare i playout" e un punto contro una top-ranked sembra bastare.
La ripresa inizia sulla stessa falsariga della prima frazione, ma i giallorossi, ieri in rosanero, si dimostrano più compatti a centrocampo ed iniziano a farsi vedere con più continuità dalle parti del numero 1 avversario. Isy, che entra al posto di un buon DaRìo, si fa apprezzare per un paio di slalom esteticamente impeccabile, ma per ben due volte conclude malamente. Dapprima cercando l'eurogol da fuori area; quindi calciando malamente a lato da una posizione leggermente defilata ma ghiottissima. Entrano anche Occhi e Camacho, per Toldo e Mr.Lui; la partita sembra destinata a terminare in pareggio quando salvo serve con un pallonetto Occhi. L'omonimo usa tutti i suoi chili e cavalli per aggirare l'ostacolo, e insacca di giustezza. Del tripudio abbiamo già detto, mentre non abbiamo ancora parlato degli avversari che perdono un po' la testa e provocano i rosanero, i quali ci cascano. Imperdonabile capitan Tj che, vittima dell'Amore, stende il lumacone col numero 6 proprio a due passi dall'arbitro il quale ne aveva già due palle così del capitano, lo ammonisce per la seconda volta e lo manda a farsi la doccia. A quel punto il Marcon si riversa tutto in attacco, e si rende decisamente pericoloso su palla ferma. In almeno quattro occasioni, infatti, la palla del possibile pareggio cade sulle teste dei rossoblu, ma Beccò si erge a baluardo e sventa, guadagnandosi una buona dose di applausi e pacche sulla schiena. Quando infine l'arbitro ha deciso che può continuare a ignorare fuorigioco fino a domani, ma quelli non pareggeranno mai, sancisce la fine del match col triplice fischio e finalmente il Frazionale può festeggiare l'ennesima impresa dei suoi beniamini.

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MOLLIANO 4 - PERAROLO ALTEA 0

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
Come commentare una partita che non ha mai avuto una storia? Come commentare un monologo durato per circa 70 minuti, e per i rimanenti 20 è stata una partita equilibrata solo perchè, obiettivamente, i padroni di casa tirano i remi in barca? E come giudicare una formazione, quella perarolese, che va sotto dopo due minuti di gioco e non ha trovato risposte ai numerosi quesiti posti da un'avversario più forte fisicamente, più determinato, più tecnico e anche più scuola calcio treviso?
"E' difficile commentare una partita del genere" salmonizza a fine gara capitan Giora "Voltiamo pagina e dedichiamo le nostre energie alla sfida di domenica prossima con i palio dei pesantissimi punti salvezza. Ci poteva stare una sconfitta qui, il rammarico è quello di non avere nemmeno avuto il tempo materiale per provare a giocarcela alla pari..."
Si perchè il Molliano non impiega più di un paio di minuti per andare in gol: sfonda sulla fascia laterale sinistra, laddove elaborato non sa ancora se deve marcare il 10 o il 7, cross basso in area, finta del gigantesco centravanti, irrompe solo soletto un centrocampista che insacca sul palo lontano. Doccia fredda per i giallorossi, ieri in rosanero nonostante il recentissimo furto delle stesse divise, che faticano a reagire: i biancoazzurri sono più pimpanti, conoscono alla perfezione il campo, applicano schemi evidentemente provati e riprovati, si muovono magistralmente senza palla, raddoppiano sia il portatore che il potenziale ricevitore della sfera... Insomma, anche quando la difesa guidata da Trivella riesce ad avere la meglio... coff coff.. in quelle sporadiche volte in cui la difesa guidata da Trivella riesce ad avere la meglio, non si riesce a ripartire con un'azione degna di questo nome. Dall'inevitabile lancio lungo non sortisce alcun pericolo e la difesa dei padroni di casa hanno gioco facile contro Occhi e Conticchio.
Non se la passano meglio i centrocampisti: Isy è ancora estasiato dall'esperienza in Altea del Vecchio. Una macchina solida, confortevole, piena di gadget e scompartimenti, versatile e - ciò che ha fatto pendere l'ago della bilancia del Vecchio - sparagnina. Il teschiaccio ha tre belle gatte da pelare in macchina, ma se la cava egregiamente, nonostante rischi un paio di esaurimenti nervosi e la fiancata di un porsche. O forse era semplicemente vittima del suo stesso meteorismo, un po' come Cugino che, sceso in fretta e furia dalla montagna con la sua ragazza-giada, dimostra evidenti segni di dissenteria, denutrizione e disfunzionalità anali. Per non parlare dei consueti problemi mentali, ma questi non fanno più notizia ormai. Comunque, un bel clisterino, e passa tutto.
Salvatore
Nel frattempo abbiamo assistito al raddoppio degli avversari, da azione simile alla precedente, e siamo già andati in spogliatoio a rifiatare. C'è un po di tensione nell'aria: il Baffo non è contento di come stanno andando le cose, i ragazzi sembrano un po' molli, tuttavia non va dimenticata la giornata torrida (per essere a fine febbraio) e una certa ruggine dovuta alla domenica di pausa.
Il secondo tempo inizia come era iniziato il primo, anzi un po' peggio: il molliano va in gol dopo meno di venti secondi. Palla a centrocampo, sventagliata sulla sinistra, crossi in mezzo, gol. A quel punto i padroni di casa tirano i remi in barca, e il Perarolo, grazie anche al felice ritorno in campo di Oscar, riesce a giostrare qualche azione, senza tuttavia essere mai ficcante: le azioni si spengono immancabilmente sui piedi dei difensori biancoazzurri. Entrano anche Mr. Lui a rilevare Cugino e Toldo per Ercole, ma la musica non cambia. Cambia solo il risultato, con il poker dei padroni di casa dopo un virtuoso slalom in area.
A fine gara, come detto, non ci sono nemmeno troppi musi lunghi: l'avversario era obiettivamente proibitivo per i giallorossi, ed è meglio aver conservato qualche gol per la sfida di domenica con el sianigo laddove i punti in palio varranno doppio.

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