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PERAROLO 2 - CAMPALTO 2

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
"Per lo meno, non abbiamo perso..." è questo il laconico commento del Baffo, che in due parole riassume una domenica pomeriggio vibrante, sospesa tra la gioia di un pareggio raggiunto in extremis e il rimpianto per un'ennesima occasione buttata al vento.

"Il Frazionale rimane ancora un tabù per noi" aggiunge capitan Giora, ieri in panchina per smaltire i postumi di una trombata, "e certo non possiamo essere soddisfatti per questo ennesimo pareggio casalingo, ma per come si erano messe le cose possiamo anche tirare un sospiro di sollievo..."

Eppure la partita era iniziata nel migliore dei modi per i padroni di casa, che si erano schierati in campo con Beccò tra i pali, Elaborato, Mr.Lui, Trivella e Jack in difesa; i cognati e Paja Onga a centrocampo; Occhi e Pato Narança sulle fasce e il rientrante Toldo al centro dei pali, pardon, dell'attacco. Il Campalto si dimostra squadra piuttosto inconcludente, dedita ai lanci più che al gioco razionale, anche se in possesso di una certa velocità soprattutto sulle fasce, comunque sempre ben tamponate dai nostri cursori, attivissimi sia in fase di spinta che di copertura. Anche il centrocampo funziona bene, e trova la compattezza che era mancata settimana scorsa grazie ad un Oscar molto ligio al suo dovere e ad un Paja Onga che annienta il rivale Cambiasso grazie al suo strapotere fisico. La difesa regge bene, e Salvo delizia gli spettatori con i suoi colpi di classe. Insomma, tutto sembra congiurare a favore dei giallorossi, ieri in rosanero, e in panchina(una panchina di lusso! con Cugino, Camacho, Isy, Teschio, RossoFumo, Ercole e il già citato Sifilide Giora) i commenti vanno dal "siamo nettamente più forti" al "che squadra de merda" per finire con "ètuapatoètuapatoètuapatoètuapatoètuapato". La prima grossa occasione accade al ventesimo, allorquando BonJovi replica l'azione che lo portò in rete a Marcon, peccato che dopo aver messo a sedere un paio di avversari con una finta di sopracciglia e dopo averne scartati due slalomeggiando come la miglior Debborah Compagnonih la palla, calciata dall'angolo destro verso il palo opposto, esca di pochissimo, per la disperazione dei compagni ed in particolar modo di Occhi che la osserva impotente da pochi passi.

Ma il forcing dei padroni di casa non diminuisce, ed è ancora Occhi a imbeccare Pato Narança il quale s'intrufola perfettamente nella difesa avversaria e infila il portiere in uscita, 1 a 0 meritatissimo e per la prima volta il Perarolo passa in vantaggio in questo campionato. Riuscirà a mantenere la calma? Purtroppo no: passano pochi minuti e Trivella, all'altezza dell'area di rigore, sta per rinviare di testa. Beccò gli chiama la palla e, anche lui per la prima volta - ma non dell'anno, della carriera - decide di uscire dai pali mentre Trivella s'intorcola come Neo di Matrix quando gli sparano addosso lasciando la palla filtrare... In un romanzo d'amore, la palla finirebbe tra le mani viscose di Beccò, il quale darebbe una pacca sulla spalla al suo libero complimentandosi per aver ascoltato il suo giudizio; in cambio, Trivella lo abbraccerebbe e probabilmente gli darebbe un morso staccandogli almeno una guangia e, attorito poi dall'odore del sangue, ne divorerebbe il resto. Purtroppo però non siamo nè in un romanzo d'amore nè in Piranha, ed ecco allora che tra i due amanti spunta un terzo incomodo, uno fotocopia in A3 di Liettoli che fa sua la sfera e, pur tentennando, la insacca per il pareggio beffa. Il silenzio cala in panca, ma in campo i ragazzi dimostrano subito di non abbattersi: dalla palla al centro al tiro di Toldo passa giusto una manciata di secondi, peccato che ancora una volta la traiettoria del pallone, calciato praticamente dalla stessa piazzola di Oscar qualche minuto prima, finisca nuovamente a pochi centimetri dal palo opposto..

Si va in spogliatoio, e nonostante si sia consapevoli della propria superiorità, è come se aleggiasse un fantasma... paura di perdere?di vincere?chissà... E' comunque evidente già pochi minuti dopo essere rientrati in campo che qualcosa non funziona, i ragazzi sembrano essere rimasti in spogliatoio e il Campalto ne approfitta procurandosi in paio di occasionissime da calcio piazzato. Nella prima occasione Beccò si guadagna gli applausi e parte del rispetto che egli perdette in quell'occasione infamante che, signori miei, non può certo determinare le fortune o le sventure di un giocatore, e menchemmeno di un Uomo, quale il nostro assistito evidentemente e senza dubbio alcuno è... Vostr'Onore, si metta agli atti che Costui è un'Uomo!!!

Nella seconda invece, è una provvidenziale gamba di Qualcuno a interecettare la palla che sta per insaccarsi a seguito degli sviluppi di una furibonda mischia.

Nel frattempo entrano il Teschio per Toldo e Cugino per Salvo e conseguentemente Occhi si sposta al centro dell'attacco per lasciar spazio alle folate e all'energia di un Teschio caparbio come una sogliola e Mr. Lui si sposta a centrocampo. E' insomma un monologo gialloverde, che produce numerosi grattacapi al Baffo il quale vede i suoi demoralizzati e incapaci di creare alternative plausibili. Anche i calci piazzati diventano un problema, con la palla che viene costantemente interecettata dagli ospiti i quali partono veloci in contropiede. Ed è proprio sugli sviluppi di uno di questi, condotto in tutta sincerità magistralmente, che il capitano numero 10 si posiziona laddove Oscar e Toldo non hanno avuto fortuna, e solo soletto carica e lascia partire un destro che si insacca laddove Oscar e Toldo avrebbero voluto insaccare... 1 a 2 e Campalto al settimo cielo, ormai la partita è sua ed è pronto a staccare il Perarolo che lo insegue, in questo momento, a ben sette punti di distanza. Tutti accorrono a festeggiare il goleador, e per poco non cade la rete... A dire il vero tanta gioia andrebbe anche sanzionata con un giallo, ma avendolo già ammonito, l'arbitro non se la sente di mandarlo fuori. Cosa che farà invece pochi minuti dopo sventolando un rosso in faccia a Cambiasso reo, probabilmente, di aver reagito o riferito parole poco profetiche alla casacca nera, ieri in giallo fosforescente. Nonostante la superiorità numerica, e grazie anche al fatto che gli ospiti perderanno almeno 5 dei rimanenti 15 minuti per terra, in proteste o in non-uscite dal campo (Cambiasso rimane sul terreno di gioco perchè non ha le chiavi per entrare in spogliatoio... al che si rischia l'incidente diplomatico, se non ci fosse Camacho a calmare le acque invitandolo sportivamente a farsi la doccia in f**a de somare), il Perarolo non va aldilà di uno sterile possesso palla. E quando l'arbitro dichiara 5 minuti di recupero, ormai la spada di Damocle è pronta a condannare i padroni di casa.

Se non chè....

Ercole Contin, entrato da poco al posto di Mr. Lui per dare più vivacità all'attacco, si guadagna un punizione all'altezza della trequarti campo. La panchina si alza in piedi e chiama la giocata: "ALL-IN". Tutti in area, la difesa si prepara per applicare il fuorigioco ed Ercole decide di fare un passaggino ino ino a Jack Pinton che tira, così, tanto per fare. Come in un film al rallentatore la palla vola vola vola e si insacca nel sette infrangendo i sogni di gloria del Campalto e ridando speranza al Perarolo, che per quanto fatto vedere nella prima frazione di gioco non meritava certo di uscire sconfitto. Al triplice fischio il Baffo caccia un liberatorio "SI!" e forse è il più felice di tutti per lo scampato pericolo. I ragazzi sono combattuti tra il mangiarsi le mani per l'occasione persa e il mangiare e bere per festeggiare lo scampato pericolo...

Nell'indecisione generale entra in spogliatoio l'arbitro che, non avendo alcun dubbio su cosa fare, da sfogo alla sua venetta de dolse e fa capire a tutti cos'era il caso di mangiare.

E tutti vissero felice e contenti.

In particolare Tino.

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