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PERAROLO 0 - REAL SAN MARCO 3

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
Il Perarolo torna coi piedi per terra, e lo fa nella giornata più fredda dell'intero campionato, contro un avversario ostico ma non fenomenale, quadrato ma non invulnerabile, bello ma non bellissimo. E così, mentre a qualche centinaio di chilometri di distanza, nelle acque magiare finisce l'amore tra Laure Manoudou e Luca Marin, nelle campagne del Nordest termina la striscia positiva della formazione di via Diaz, che deve quindi rimandare i sogni di una ascesa in classifica.
Il Baffo deve fare i conti con le squalifiche di metà difesa, e rispolvera dall'armadio degli scheletri Camacho, che accoppia, ma in maniera platonica, con Elaborato al centro della difesa; sulle fasce si rivedono invece i volti emaciati e grotteschi (in ordine di apparizione) di Mr.Lui e Cugino. Il primo, reduce da una notte di poker passata al noto locale Les Folies e da un pranzo luculliano ha qualche difficoltà a trovare il Frazionale, ed è solo grazie a Caia84, una ragazza che ha il soprannome di un liquore, che trova la retta via. A centrocampo si rivede Capitan TJ Giora, affiancato dal prode Oscar e dal novello Spider Pork in tuta mimetica, Isy. In attacco Ercole e Occhi si prendono un turno di riposo, lasciando il posto a diobbuono pietrobbuono e a Zaghetto, impiegato sulla fascia sinistra, mentre sulla fascia opposta torna, dopo aver scontato la squalifica, Naransa Cavallo. Anche tra i pali vi è una novità, con il Rosso a difendere la volubile e violabile rete giallorosso al posto di un Beccò che è tornato dalla Svizzera con qualche piccolo malanno di stagione, sifilide e meningite compresi. Che poi, non è questo nè il luogo nè il momento, ma visto com'è andata la partita ci possiamo anche permettere una divagazione... se proprio uno deve andare a farsi un weekend lungo a sciare, basta dirlo! Non occorre accampare fantasiose scuse come "sono all'estero per lavoro" anche perchè il noto marchio per cui lavora Saponetta Beccò cosa mai potrà importare dalla Svizzera, visto che in queste desolate terre sanno produrre solo latte, cioccolata e buchi per il formaggio?
Ma torniamo a noi: la partita parte in modo sommesso, con il Perarolo che bada a non scoprirsi troppo, ma che d'altro canto nemmeno punge. Paga in particolar modo la disposizione tattica degli avversari, che giocano con due punte abbastanza vicine, e due cursori di fascia che spingono molto, costringendo Oscar ad abbandonare la sua posizione in mezzo al campo per mettersi sulle tracce del funambolico, per quanto inconcludente, "Eli", soprannome destinato normalmente a coloro che si chiamo Elisa, e che quindi è piuttosto raro trovare in mezzo ad un campo di calcio. A meno che non sia una partita di calcio femminile, ma in tal caso la cronaca non si soffermerebbe - da tre anni a questa parte - su quanto avviene in campo bensì su ciò che accade dopo il triplice fischio, laddove i corpi sudati e fumanti delle atlete si bagnano d'acqua e rugiada; le mani accarezzano pelli di seta; le lingue s'inrociano e finiscono nei luoghi più evocativi; le dita esplorano Brutti smanettoni, mettete le mani sul tavolo e tornate a concentrarvi sul match, che non è mica una roba da ridere; il centrocampo dei giallorossi, ieri in rosanerogialloverde, non riesce a filtrare le manovre avversarie nè tantomeno a controllare i rinvii della propria difesa con il risultato che la squadra si allunga e gli ospiti prendono possesso della metà campo avversaria. Per una decina di minuti i padroni di casa non riescono a varcare la linea centrale del campo, e se il Rosso non corre grossi pericoli è perchè spesso i granata (che di granata avevano solo i calzini, ma fa lo stesso) vengono fermati fallosamente e non riescono ad approfittare delle ripetute punizioni, calciate anche da buona posizione. L'arbitro, in verità, a volte è un po' troppo severo nei confronti di Giora & co., e quando il Rsm passa in vantaggio ci mette lo zampino, anche se la difesa dimostra un po' di dabbenaggine nell'aspettare un fischio che non arriva. La rete è infatta viziata da un iniziale e visibilissimo fallo di mano del capitano avversario, che stoppa con il braccio a pochi metri dalla riga di porta, e incredibilmente sbaglia calciando sulla traversa. La palla tuttavia carambola un paio di volte in area e raggiunge un centrocampista appostato nei pressi del palo opposto, che, solo soletto, ha vita facile nell'insaccare. Vantaggio probabilmente meritato, ma irregolare, ci conferma Filippo Grassia dalla postazione mobile rai alta padovana.
Gli ospiti a quel punto iniziano già a congelare il punteggio, perdono preziosi minuti: atteggiamento invero un po' disonorevole visto che siamo appena a metà del primo tempo, ma si sa come vanno le cose nel mondo del calcio.
La reazione giallorosso è affidata a qualche galoppata di Paja Onga, che crossa un paio di palloni interessanti in mezzo all'area avversaria, ma che non trovano le teste o le scarpe ma nemmeno le schiene o i glutei dei compagni, e ad una ficcante azione personale di Toldo Pierobon che entra in area lasciando di stucco due avversari ma si allunga poi troppo la sfera.
In spogliatoio i ragazzi sanno di aver dato poco: eppure il punteggio non è così negativo, e tutto sommato gli avversari hanno sì avuto un maggior controllo del gioco, ma si sono rivelati anche piuttosto sterili ed imprecisi.
E infatti il secondo tempo inizia alla grande per il Perarolo: il baricentro viene alzato di un bel po', e Tino e Isy sono improvvisamente in grado di giostrare meglio la squadra, dettando i ritmi con buona regolarità e sfruttando uno Zaghetto che è stato spostato sulla fascia destra, col compito di difendere le incursioni di Eli, ma anche e soprattutto di creare la superiorità numerica su quella fascia. Anche l'ingresso di Paolo e di Occhi contribuisce a dare più profondità alla manovra, con il primo che si affanna su tutto il fronte offensivo, ed il secondo che mette in mostra muscoli e velocità: la palla viaggia velocemente e rasoterra tra i centrocampisti e gli attaccanti, e ci si insinua con una certa regolarità tra le strette maglie avversarie. Peccato che non si costruiscano vere e proprie opportunità di gol, ma soprattutto che quando ormai tutti iniziano a sperare in un'ennesima rimonta, il gelo scenda sul frazionale.  Rosso rinvia maluccio giusto giusto sulla testa di un attaccante, la palla rimane a metà tra Mr.Lui e Camacho, ed il primo a farla sua è lo stesso intercettatore mascherato che la spedisce verso il compagno di reparto il quale compie un'ardita piroetta nei confronti di Elaborato e, aggiratolo, batte l'iscariota in uscita disperata. A quel punto i ragazzi del baffo perdono fiducia, e se non crollano, nemmeno reagiscono: nemmeno l'ingresso di un pimpante e voglioso Contin cambierà le cose, e per quanto tutti si impegnino in egual misura, la porta avversaria rimane un miraggio. C'è solo il tempo di ammirare il rosso in un'uscita alla Beccò, con tanto di dedica in volo: al primo "miaaaaa" che fa chinare il capo di Cugino segue un volante "Bellò, questo intervento lo dedico a te". Ma mentre il filosofico portiere pronunzia queste ardite e poetiche parole, un avversario decide di rovinare la coreografia incocciando la sfera e decretanto il rotondo 0 a 3 finale. "Risultato bugiardo" commenta il Baffo a fine gara "perchè in campo la differenza non è stata così profonda: i gol sono venuti da episodi, nonostante loro abbiano sicuramente avuto più possesso palla di noi. Purtroppo macho era in campo oggi, purtroppo in tutti i sensi, e non ho le statistiche sul possesso palla e sugli errori di PajaOnga, ma non c'è dubbio che la palla ce l'abbiano avuta di più loro. Però nel secondo tempo eravamo partiti col piede giusto e tutto lasciava presupporre che il finale sarebbe stato diverso e ci avrebbe arriso... peccato, ma non usciamo nè ridimensionati nè demoralizzati. Piuttosto, i ragazzi dovranno utilizzare la rabbia che certamente avranno accumulato e trasformarla in energia positiva già domenica prossima sul campo dell'Oriago: una partita di importanza fondamentale, contro una diretta concorrente per la salvezza".

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