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BAO' 1 - PERAROEO 2

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
"Ho sempre creduto nella vittoria, certo oggi è stata un po' più difficile del previsto visto l'arbitraggio... ma ciò che importa, alla fine, è che abbiamo ottenuto i tre punti, e possiamo mettere una pietra sopra a qualche decisione non troppo felice..." E' un Baffo molto attento a non usare toni polemici quello che commenta l'ennesima, clamorosa vittoria esterna del Perarolo, impegnato ieri sul campo del BallòScaltenigo, campo progettato dallo stesso architetto che ha partorito il "Patataro" di Padova. (L'architetto ora si trova agli arresti domiciliare nella città di Lugano ndR). Il terreno di gioco, infatti, è tutt'altro che invitante: uno spesso strato di fango ricopre un sottostrato di fanghiglia, il tutto mollemente adagiato su un fondo di mucillaggine. Rimanere in piedi è già difficile con i 6 tacchetti, immaginatevi cosa può provare JonBonJovi Zampiron a bordo delle sue lamellari Leo Sport... JBJ che viene schierato a centrocampo, dopo un breve test psicoattitudinale che dà esito positivo, al fianco del rientrante Guzzo e di Mr.Lui, che festeggia il 26° compleanno con un prestigioso numero 10 sulle proprie spalle. Contin è al centro dell'attacco, supportato dai cursori di fascia Occhi e Paja Onga mentre la difesa è la collaudata ditta Elaborato-Trivella-Jack-Cugino e figli; tra i pali un'imbrillantinato Beccò.
Reduci da un venerdi sera (di cui un giorno, forse daremo conto in separata sede) presso i locali di "Tombolato il fritto appena pescato", i ragazzi dimostrano di aver qualche scoria che vaga ancora nello stomaco nei primi minuti di gioco: i padroni di casa, per quanto non particolarmente pericolosi o attrezzati, giostrano bene la sfera e poggiano le proprie sorti sul tandem 9-10, una coppia magari non pericolosissima ma comunque piuttosto scorbutica da marcare. Ciò che più preoccupa i giallorossi, ieri in verdenero, invece è la faccia dell'arbitro, un uomo..ma quale uomo, un ragazzo palesemente nel luogo sbagliato in una domenica pomeriggio che avrebbe preferito trascorrere all'east side a ballare quella canzone che fa bondeghe dighibon dighibondeghe...
La prima grossa occasione per il Ballò capita sulla testa di cugino: il centravanti locale si insinua nell'area del Perarolo ma non fa i conti con l'onnipresente Jack il quale rinvia la sfera... proprio sul capoccione di cugino che
passava casualmente da quelle bande e la indirizza verso il sette difeso da Bellò. Questi s'inarca come una scimmia e devia in angolo per la disperazione dei tifosi tuttoblu e delle telecamere di Mai Dire Gol. La pallonata ha comunque l'effetto di risvegliare Cugino, il quale ingaggia una battaglia personalissima con Oscar. La davanti il trio gialloverde latita, ed Ercole, caricato a molla per tutta la settimana dai compagni, giostra troppo indietro per i gusti del Baffo che non esita a scambiarlo di posizione con Occhi, ma senza che la manovra ne risenta positivamente.
Al 20' il primo fattaccio: è ancora il numero 9 locale ad entrare in area, approfittando di un buco al centro della difesa avversaria; Jack recupera anche stavolta ma l'attaccante, con un passato da tuffatore dal trampolino olimpico, si produce in uno dei numeri che l'hanno reso famoso ed è sufficientemente bravo da convincere giuria e arbitro. Polemiche inevitabili, ma ovviamente infruttuose. Sul dischetto il medesimo attaccante s'incarica di trasformare ma calcia sul palo. Beccò, manco a dirlo, è dall'altra parte e non si accorge dell'errore in tempo utile per intervenire sulla sfera che capita così tra i piedi del calciatore, il quale segna.
L'arbitro, incredibilmente, convalida.
Per il lettore poco addentro al regolamento del calcio ricordiamo che..

- Se dopo che il pallone è stato calciato l'esecutore del calcio di rigore tocca il pallone una seconda volta (ma non con le mani) prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore, un calcio di punizione indiretto sarò accordato in favore della squadra avversaria nel punto dove il fallo è stato commesso.
http://www.figc.it/italiano/norme/regole_giuoco_calcio_0506/reg_14.pdf
Ciononostante l'arbitro non torna sui suoi passi e anzi a fine primo tempo chiederà ad un interrogativo capitan Elaborato se questi è davvero sicuro che i giocatori possano conoscere il regolamento meglio di lui. Non pago di questo errore, la casacca nera entra in un tunnel dal quale uscirà solo 70 minuti dopo: invertirà punizioni e rimesse, ammonirà senza criterio, non sanzionerà altri tuffi clamorosi.. insomma, un disastro. Come è ovvio, il Perarolo ha una grossa fetta di responsabilità nella situazione in cui si è cacciato, e tuttavia per una volta consentiteci di dire che alcune designazioni dovrebbero essere più meditate. La sfida non è certamente d'alta classifica e nessuno s'aspetta che ci sia Collina in campo, tuttavia un minimo di amor proprio i giocatori ce l'hanno e a nessuno piace vedere un imberbe dodicenne a dirigere le sorti di un match dove la fatica e il sudore sono pari a quelle che si versano in un qualunque campo di serie A.
Chiusa la parentesi dedicata alle filippiche, torniamo sul terreno di gioco in tempo utile per udire il duplice fischio che sancisce la fine della prima frazione di gioco. In spogliatoio è difficile convincere i ragazzi che non ci si deve sconcentrare badando all'arbitro: il nervosismo è alle stelle, e nonostante siano consci della propria superiorità sanno anche che è una partita di importanza fondamentale e che la posta in palio non sono solo i tre punti, ma un possibile distacco dei rivali. Ecco allora che all'inizio della ripresa la formazione ospite è ancora piuttosto contrata, e il Baffo è costretto a ridisegnare l'attacco inserendo il neo acquisto Paolo per un Ercole incapace di incidere, anche e soprattutto a causa di un terreno di gioco che non ne esalta le caratteristiche. Il talentuoso attaccante di origine straense se ne esce mogio mogio dopo aver calciato alto, da buona posizione, una punizione piuttosto interessante: per una volta però il suo borbottio non è rivolto al mister, ma a se stesso, conscio di non aver prodotto molto. Sarà per un'altra volta: checchè se ne dica in giro, la dirigenza e i giocatori hanno grande fiducia nel figlio di Zeus, e non vedono in Paolo colui che gli ruberà il posto ma piuttosto un giocatore con cui formare una coppia d'attacco destinata a fare grandi cose. "Contin dietro le punte? Un'idea intrigante" afferma una fonte che preferisce rimanere anonima "Certo darebbe un'impronta particolarmente offensiva alla squadra, ma non è detto che non si possano trovare delle soluzioni per coprire bene il centrocampo e schierare questo duo".
Il neo entrato dimostra subito di muoversi bene, su tutto il fronte d'attacco, ma è sfortunato perchè nel giro di pochi minuti la partita cambierà drasticamente volto e non sarà certo un match per attaccanti. Ma andiamo con calma. Nonostante una certa superiorità nel gioco, il Perarolo non punge: Zaghetto non riesce a sfruttare a dovere la tanto amata fascia destra, e i compagni non riescono a sfruttare a dovere Zaghetto. Qualche imprecisione di troppo costringe la difesa a chiusure poco raccomandabili, e quando non c'è più nessuno a fermare gli attaccanti avversari, ci pensa la sfortuna - per gli avversari; per il Perarolo ha segno decisamente opposto... - a metterci una pezza: a rimpiangerne l'intervento è il numero 11 blu che, lanciato solo soletto verso il prode Beccò, si deve accasciare al terreno a causa di uno stiramento o uno strappo dolorosissimo. Scampato il pericolo, il Perarolo trova la forza per concretizzare la propria manovra: tutto avviene sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla sinistra, la palla cade in area e carambola tra una decina di giocatori, finchè arriva tra i piedi di Guzzo che irrompe con tutta la sua maestosità e a pochi passi dalla riga di porta... coglie il palo.
Ma dicembre è il mese di Jack Frost, il quale assume ancora le fattezze del goleador e sigla il più facile dei pareggi, ma si sa che anche i gol facili bisogna essere capaci di farli, e Jack dimostra di meritarsi il giorno di sciopero di cui domani sarà "vittima".
A quel punto la partita si fa ancora più maschia e, di conseguenza, ingarbugliata: l'arbitro, già in tilt, va in corto circuito ed espelle Trivella, reo di aver bestemmiato. Per quanto la redazione sia in linea di massima d'accordo con l'applicazione dell'espulsione diretta per chi si rende protagonista di tali volgarità, la stessa sottolinea il fatto che se le regole si applicano, si applicano con tutti e quindi, al settantesimo abbondante, la partita doveva essere un match di calcetto. Non solo: ai bordi del campo, già dal primo minuto era in corso uno show degno del peggiore dei teatri dell'orrore, grazie all'allenatore locale che sfornava resie ogni tre parole. Non vogliamo essere ipocriti: anche nella cattolicissima perarolo scappa qualche porco di tanto in tanto, tuttavia se si agitano i cartellini rossi per queste cose, lo si deve fare con uniformità di giudizio.
Prima di infilippicharmi di nuovo, è meglio che torniamo a Ballò: il Perarolo non sebbra soffrire troppo dell'inferiorità numerica, e anzi crea due azioni da gol con Occhi. La prima non viene sfruttata a dovere, la seconda invece viene conclusa in rete dopo un brillante controllo. E' il gol del meritato sorpasso, e dell'ennesima, clamorosa rimonta! Tutti in campo a festeggiare e a darsi pacche sulle spalle: è ora di fare il terzo.
E non ci sono dubbi sul fatto che i giallorossi lo faranno... almeno fino a quando Jack viene espulso per doppia ammonizione, non del tutto sacrosanta vista l'entità di entrambi i falli. Pochi minuti dopo l'arbitro perderà l'ennesima occasione per fare la cosa giusta, allorquando non espellerà il già ammonito capitano locale, che falcia deliberatamente un Oscar convertito a difensore aggiunto. Ma ormai non c'è nemmeno più la voglia e la forza di fare polemica, è tutto troppo ridicolo. C'è solo la volontà di arrivare al 90° e portare a casa la vittoria. E manca davvero poco, anzi pochissimo: il tempo di respingere due calci d'angolo e di assistere all'ingresso di Tino... ed eccolo il triplice fischio, arriva alle orecchie dei giocatori e dei tifosi dell'Us Perarolo come la sveglia mattutina che pone fine ad un incubo. Un incubo che però ha portato con se tre pesantissimi punti, che danno un'ulteriore carica ai ragazzi del Baffo e che potrebbero avere piacevoli ripercussioni sulla classifica (al momento della stesura del pezzo non sono ancora noti i risultati dei gironi ndR).

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