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A GRANDE ICHIESTA...E CONSCIO DI DELUDERVI...

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
SAN DOMENICO SAVIO 0 - PERAROLO 1

COMUNICATO STAMPA
L'abbiamo perso.
Roberto Bellò, brillante portiere dell'US PERAROLO VIGONTINA che in questo momento si starà abbondantemente grattando lo sc*oto, non è più dei nostri. In senso metafisico, ovviamente, perchè il ragazzo è vivo e vegeto. Ciononostante, l'abbiamo perso.
Dopo i recenti fatti che lo vedono coinvolto in sfide notturne di Texas Poker contro se stesso; dopo le testimonianze di una candida e Solare ragazza, che lo descrivono incapace di provare attrazione sessuale per lei, e di preferire invece i dvd "lo sport del poker" della gazzetta; dopo che per ben tre domeniche consecutive staziona in panchina e chiama i compagni di squadra "Jack, Full, All In"; dopo tutto ciò, la redazione ha deciso di entrare in sciopero bianco permanente e di non pubblicare più alcun pezzo fino a quando Roberto Beccò non tornerà ad essere se stesso.
Per non turbare l'emotività dei lettori, tuttavia, pubblichiamo in anteprima assoluta gli articoli che domani troverete su alcune delle più note testate locali.


IL GAZZETTINO
Il perarolo sbanca il San Domenico.
Prima sconfitta casalinga stagionale per i primi della classe.

RUSTEGA (PD). La sfida ad alta quota del girone B di terza categoria arride, a sorpresa, al Perarolo di mister Giacometti, impegnato nel difficile ed inviolato campo di Rustega di Camposampiero. La squadra del "Baffo" è protagonista di una gara di cuore e coraggio: spesso alle corde dato il maggiore tasso atletico dei padroni di casa, è sempre riuscita a sbrogliare la matassa, badando più alla sostanza che all'estetica. In entrambe la frazioni di gioco, il San Domenico Savio parte fortissimo, prediligendo il gioco sulle fasce e il prezioso lavoro di sponda del tarchiato, ma tecnicamente dotatissimo, centravanti biancoverde. Il Perarolo fatica a trovare le giuste contromisure, e subisce diversi affondi, ma il numero uno rosanero viene chiamato in causa di rado, e risponde sempre presente. La giornata non brillantissima del forte difensore centrale Pinton viene sopperita dall'importante lavoro di filtro di capitan Giora, vera anima della squadra, tornato su livelli per lo meno accettabili di rendimento. Nell'ultimo terzo del primo tempo la formazione di rustega si spegne lentamente e lascia qualche varco per gli avversari, che avendo conservato qualche energia in più, cercano di approfittarne. Guzzonato, spostato al centro dell'attacco per un evanescente Contin, ormai avvezzo e affezionato al ruolo di centrocampista, si trova tra i piedi la palla del vantaggio ma è troppo defilato sulla destra e nonostante il pregevole sombrero non riesce ad insaccare. Crisalli non sfrutta a dovere un paio di punizioni interessanti, da sempre marchio di fabbrica del talentuoso calabrese, e Marcato lotta invano contro la veloce difesa avversaria. Sono solo dei piccolo segnali, ma la consapevolezza di essere all'altezza del più quotato avversario si fa strada negli ospiti, che in pieno recupero infatti trovano la zampata vincente con lo stesso Guzzonato, abile ad intrufolarsi alle spalle del portiere e deviare in rete la punizione di Celin A.

La ripresa inizia, come c'era da aspettarsi, con diverse facce nuove per il San Domenico: la giornata particolarmente torrida nonostante il periodo costringe l'allenatore Demis Bon a sostituire i propri cursori di fascia, ma i neo entrati non li fanno certo rimpiangere e anzi si dimostrano subito altrettanto pericolosi e veloci. Le mischie in area rosanero non mancano, ma Zenato e Pinton salgono di colpi e sbrogliano. Le punte casalinghe non pungono mai troppo e quando vanno in rete, per ben due volte, l'arbitro è attento e annulla. Dapprima per fuorigioco e poi per fallo su Pinton. In particolare, in questa seconda occasione gli ospiti tirano un bel sospiro di sollievo perchè il portierone Rubin era uscito maldestramente cercando un anticipo impossibile. Dalla panchina ospite entrano forze fresche: Zampiron, Massaro, Zaghetto e Celin M. cercano di far respirare il reparto arretrato, ma non disdegnano qualche stoccata offensiva. L'occasione più ghiotta capita però sui piedi di capitan Giora che, smarcatosi perfattemente grazie ad un triangolo millimetrico, si ritrova a tu per tu con il numero 1 avversario ma gli calcia lemme lemme addosso. Poco dopo, uno scatenato Massaro cerca di cogliere il portiere stesso fuori dai pali: la palla è indirizzata sul sette, ma uno scatto felino consente all'ultimo difensore di deviare in angolo.
Ancora qualche assalto casalingo, e finalmente il triplice fischio consegna un'importantissima vittoria al Perarolo Vigontina, che merita ampiamente i tre punti per il cinismo e la volontà dimostrata sul terreno di gioco.


IL MATTINO
Il San Domenico Savio continua a volare.
Settantaduesima vittoria consecutiva per il San Domenico Savio dei miracoli, ormai con tutti e tre i piedi in seconda categoria e recentemente vincitore del premio "Migliore squadra di seconda categoria che milita in terza categoria".
Nel consueto spettacolo folkloristico dello stadio "Cavalleria Rusticana" di Rustega, l'allenatore Demis Bon, recentemente premiato come "Miglior Tecnico di squadre di categoria di tutte le terre emerse", schiera in campo la formazione tipo: Devis; Elvis, Yuri, Delves, Kelmes; Kevin, Jimmy, Aramis; Krapfen, Johhny, Franco. E' proprio l'aitante e dinoccolato numero 9 casalingo Krapfen a creare i primi grattacapi alla difesa degli avversari e vittime sacrificali di turno, il Perarolo Vigontina di Perarolo di Vigonza, paesotto lontano dalla civiltà e non segnato in molte carte geografiche, menchemeno sul tom tom go. Lo scompiglio che provoca nella difesa avversaria lo fa diventare subito oggetto dello scherno della panchina allenata da mister Giacomazzi: in particolare di un signore piuttosto anziano per non dire esplicitamente vecchio, che ne storpia il nome chiamandolo continuamente Kraf ( questa è vera...el Teschio dise proprio Kraf, come che diseva me nona ndr).
Ed è proprio Krapfen a siglare il gol del vantaggio: cross dalla fascia del velocissimo Kelmes, stacco imperioso di testa e palla che finisce sul sette. Sarà, questo, solo il primo dei dodici gol che il capocannoniere di tutte le terze categorie d'Italia siglerà oggi, umiliando e annichilendo la difesa avversaria. I neroverdi, ieri in biancoverde a causa degli ospiti solitamente giallorossi ma presentatisi, con poco rispetto, con una casacca rosanero, hanno totale predominio della contesa e irridono gli avversari. La partita non ha davvero storia, e finisce 29 a 0.
 

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