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CENA DI FINE ANNO

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
Nell'ormai consueta cornice de "el caliero" [elcaiero] l'US Perarolo tutta si è ritrovata per l'immancabile cena di  fine anno: un evento che ormai da diverse stagioni viene seguito da tutti i rotocalchi più importanti, e badate bene... ho detto rotocalchi!
Sul selciato al confine tra via Diaz e via Barbarigo, laddove è stato giustamente deposto un tappeto rosso, sfilano tutti i calciatori dell'annata - il che conferma per l'ennesima volta che basta magnare gratis e vien tutti! - e la dirigenza: le più alte cariche in testa, con il Presidentissimo accompagnato dal fido vicario Rossi e dal sempreverde Renzo Q., sponsor ombra della prima squadra; quindi Cavallo, Noventa, la famiglia Visentin, la democrazia centrista. Chiude il corteo, tra due ali di folla che si aprono al suo passaggio, il magazziniero, con la sua casacca simod azzurra. Tra gli assenti registriamo solo Fumo, impegnato nella fuga da una maxiretata, e Simone, impegnato nel coordinamento di una maxiretata.

Mentre il cibo scorre lento e non troppo convincente, è il vino a farla da padrone: le anfore che vengono distribuite sono evidentemente rotte, e a farne le spese è il Cugino che, per quest'ultima serata ufficiale, è in SFIDA con Guzzo. Ma al primo bicchiere è già chiaro chi tra i due avrà la meglio e chi invece soccomberà: e vani sono i tentativi del colored italiano di sfidare altri convitati. Il risultato è sempre lo stesso: un pollice verso. Le numerose sconfitte miste all'alcol, inoltre, provocano in lui la più classica delle balle tristi. Ed eccolo allora appollaiarsi dietro alla finestra, alla ricerca di un po' d'aria, col muso duro di chi non capisce più un beato c*zzo. Michele Zago, giunto in fretta e furia dal Canton Ticino, commenta con amarezza: "quand'era più giovane reggeva di più.. ma ormai l'è anoressico, cossa vutto che el tegna... el pesarà quarantasinque chii". Abbandoniamo il triste cugino e spostiamo l'attenzione sul baffo che, visibilmente commosso, legge un discorso scritto a quattro mani da Clio Napolitano e la Sig.ra Ciampi. Subito dopo eccolo portare i doni, come un babbo natale fuori stagione: un ombrellino di cioccolato, a ricordare il suo motto "dove vetto sensa ombreo", e un uovo con il piedistallo, anche se in questo caso non tutti hanno capito e carpito il significato.

Arriva quindi il momento tanto atteso: il referndum popolare. Ecco un breve riassunto di categorie e risultati

miglior difensore
Jack Pinton

miglior centrocampista
Totò

miglior attaccante
Isy

miglior allenatore
Il baffo

miglior dirigente
il Vicario Rossi

il più rimpianto
Pano

miglior straniero
Zago

evento dell'anno
Macho si sposa

canzone dell'anno  
Rose Rosse, performed live by i Portieroni

frase dell'anno
non aggiudicato

miglior giocatore
Jack Pinton

tega dell'anno
per l'ennesima volta, tanto che viene clamorosamente fischiato dalla folta rappresentanza femminile, l'inossidabile Rubinho


Dopo le lungaggini buracratiche che accompagnano il voto (nell'occasione nasce anche un movimento spontaneo nazional-popolare che richiede le votazioni elettroniche per la prossima stagione) e il consueto brindisi finale a base di grappa e amari, la compagnia si sposta a villa barbieri. Numerose le defezioni, vuoi per ragioni familiari (Icio, Mattana, Salvo, DaRiò) vuoi perchè avevano incontri galanti in vista (uno su tutti, Cognato Elaborato): pertanto all'ingresso dell'imponente struttura vip si ritrovano solo una decina di unità. Bellò tra i pali, Zenato e Pinton coppia centrale, Camacho terzino destro, il Vecchio reciclato sulla fascia sinistra. Il centrocampo schiera Tino, incavario come non mai, e Isy, supportati da Zanellato e Zaghetto. In attacco Pato Cavallo e Contin. Dopo una buona ora di riscaldamento passata tra divani e baretti ad osservare la scarsa (in quantità e qualità) fauna locale, la partita si fa improvvisamente tesa quando un nugolo di giocatori dell'atletico ciufausand, capitanati da Ginkazama, affrontano i giallorossi, ieri in tenute variopinte. Come in un classico video hip-hop la sfida si sposta presto dal terreno di giuoco al terreno di ballo laddove non c'è storia. Le movenze galanti di capitan Tino, quelle animalesche e vogliose del Vecchio, l'intraprendenza del reparto difensivo e il frenetico sudore di Guzzo hanno la meglio sui malcapitati avversari che non hanno altra possibilità che gettare la spugna. Dopo la sconfitta, si registrano numerosi scambi di mano e pacche sulla spalla, con altrettanti tentativi di accassarsi all'ombra del campanile del Frazionale. E come per magia, la rosa dell'US Perarolo passa da 20 a 32 giocatori. Unico escluso, uno che si è anzitempo accasato al Brusegana.

Dopo aver assistito ad uno 0/3 di Tino dalla linea dei tiri liberi, il gruppo porta le ch*appe a casa. Da registrare l'orgoglioso assalto di Camacho alla sua stessa abitazione: non ancora abituato al regime di coppia, il genio si scorda le chiavi a casa e, essendo ormai giunte le 5 del mattino, per non svegliare la mogliettina, scavalca la ringhiera e cerca di arrampicarsi per la grondaia. Visto da una vicina di casa che non si fa mai i c*zzi suoi, viene velocemente prelevato dai carabinieri e posto in custodia per ore 5, fino al momento in cui viene accertata la sua identità dalla moglie che, con enorme disprezzo, lo riaccoglie a casa.

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1 Response to "CENA DI FINE ANNO"

  1. Anonimo Says:
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