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LOREGGIOLA 2 - PERAROLO 1

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
"Usciamo da questa sconfitta a testa alta, e addirittura con qualche rammarico"
E' questo il commento del baffo dopo la sconfitta che relega il perarolo al quinto posto in classifica: una posizione ancora buona per accedere ai playoff, ma fatalmente troppo lontana dalla prima e dalla seconda posizione, che sembrano ormai irragiungibili. Questo anche e soprattutto a causa dei risultati storti o deludenti avvenuti proprio contro le dirette avversarie per la promozione: trebaseleghe,crocefisso,loreggiola,san domenico savio: 4 partite, 0 punti.
Un quadro piuttosto preoccupante, se badiamo solo ai numeri. E tuttavia bisogna sottolineare che in diverse occasioni i rosanero si son ritrovati a dover fare i conti anche con la sorte avversa, oltre che con gli avversari.
Prendiamo proprio il caso di ieri: a poche ore dall'inizio del match, mister Baffo si ritrova con una squadra decimata. In ordine sparso, mancano all'appello: Zenato, Pinton, Ale Celin, Zampiron, Romagnollo, Mattana, il Vecchio, Marcato, Baz, senza considerare la fuoriuscita dalla rosa del bomber lucano, passato a suon di milioni di euro alla corte della Caminese.
Spulciando un po' la lista degli assenti si nota chiaramente che la difesa sarà un bel rompicapo per il Baffo, che è costretto a rispolverare Celin dalla lista dei degenti, e schierare Zaghetto e Pato Cavallo a mò di terzini. A centrocampo, Salvo, Tino e Dario avranno il ruolo di contenere i locali, dati come squadra parecchio offensiva. Isy e Contin sono le punte, supportate sulla sinistra da Zanellato. Come se non bastasse, ci pensa capitan Giora a dare l'ennesimo grattacapo ai rosanero: dopo pochi minuti dal fischio iniziale, avverte un dolore acuto sulla coscia sinistra ed è costretto a uscire dalla mischia: al suo posto entra, direttamente dalla Plata argentina, Pablo.
Nel frattempo la partita prende una piega largamente prevedibile: gli ospiti si schierano bassi in difesa per cercare di coprire Bellò nella speranza di colpire velocemente in contropiede. Il piano di gioco, anche se magari non era voluto, sembra funzionare piuttosto discretamente: il portierone perarolese non corre grossi pericoli nonostante la costante presenza del loreggiola nella metà campo offensivo, e contemporaneamente quando riesce ad oltrepassare la metà campo, il perarolo imbastisce qualche azione di rilievo grazie alla mobilità di Contin, che ha facile gioco sul terzino sfogonato avversario, e alla potenza di Isy, che giganteggia contro il macchinoso duo centrale. Ed è proprio durante una di queste occasioni che Salvo, con un colpo dei suoi, scaglia la palla in rete grazie ad un abile e preciso pallonetto da circa 40 metri.
Il pubblico locale, accorso come sempre numeroso e con le forche in mano per sostenere i bovari in divisa biancaeblu, ammutolisce e comincia a lanciare soppe di leame in campo nei confronti dei giocatori, rei di avergli scucito 3 euro anche stavolta!
Come è capitato altre volte, il Perarolo non riesce ad approfittare del momento di smarrimento che coglie gli avversari, sbagliando almeno tre occasioni chiarissime: Dario e Pablo non trovano il tempo giusto per calciare, e la difesa riesce a salvarsi in extremis.
E dopo il sospiro di sollievo, ecco che la squadra guidata da Roger, Uilliam, Baggio e Ceo trova la forza di farsi rivedere in attacco: i pericoli maggiori vengono dalla fasce, ma il gol del pareggio avviene sugli sviluppi di una punizione deviata fortunosamente a pochi passi da Bellò.
Nel frattempo. il campo è diventato un mercato: urla e bestemmie sembrano essere il pane quotidiano della loreggiola sportiva, e in tutto questo baccano in qualche modo l'arbitro riesce ad addormentarsi. Fatto miracoloso, non si risveglierà se non dopo la doccia a fine partita.
 
Il secondo tempo, nonostante un inizio un po stentato da parte dei giallorossi che ieri, come già detto, erano in rosanero, si svolge sul piano di un sostanziale equilibrio: le punte di entrambi gli schieramenti non sono mai messe nelle condizioni di offendere, ed è normale che il gol del vantaggio e vittoria per i padroni di casa arrivi da un episodio: Salvo recupera una palla con il contributo di Celin a pochi passi dall'area, ma anzichè spazzare cerca di servire un compagno sulla sinistra: la palla viene intercettata dal 10 avversario che si sposta i capelli dalla fronte, prende la mira, serve un compagno in mezzo all'area e gol. La palla passa sotto l'ascella di bellò, prende velocità a contatto del sudore, e finisce mestamente in rete.
Il perarolo, complice anche l'espulsione di un avversario entrato appena 5 minuti prima del secondo giallo che gli viene sventolato in faccia, non si da per vinto e cerca di agguantare il pareggio, ma la sola occasione degna di nota è un bel destro di Ercole sul primo palo, smanacciato in angolo dal portiere avversario (e incredibilmente si tratterà di rimessa dal fondo!). La partita termina qui, tra il tripudio dei locali e la rabbia di Rubin e compagni, consci di aver dato il massimo e aver portato a casa uno zero tondo tondo. Magra consolazione è la consapevolezza di aver dato tutto: ancora una volta, vuoi gli infortuni, vuoi qualche calo di concentrazione, il massimo sforzo viene premiato col minimo dei risultati, e la classifica si allunga sempre più.
 
Domenica, la Justinense viene a far visita alla squadra del baffo per l'ultima gara del girone di andata: ci si aspetta un frazionale pieno in ogni ordine di posto e una squadra, quella locale, vendicativa e grintosa al massimo, desiderosa di chiudere in bellezza l'anno solare e regalare ai tifosi una domenica di bel calcio.

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