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MORTISE 2 - PERAROLO 4

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
Nella domenica senza auto, c'è una squadra che viaggia in corsia di sorpasso a tutta velocità e con gli abbaglianti a tutto spiano: è il Perarolo di mister Baffo che, complice i risultati a sopresa di avversari come il crocefisso, fa proprio il terzo posto in classifica.

Aldilà di questo infelice inizio che sa tanto di gazzetta dello sport, giornale oramai più attento a vendere dvd e spillette che non ai propri articoli, bisogna dire che i giallorossi, ieri in rosanero, si sono dimostrati davvero tosti e hanno certamente meritato la vittoria, grazie anche alle invenzioni tattiche del Baffo, che a sorpresa si era ritrovato a dover fare i conti con l'assenza di Ercole Contin. Il supereroe dal berretto di lana che non può essere sconfitto dagli essere umani, è stato messo ko da un bacillo influenzale: al sabato pomeriggio non dovresti giocare a nascondino con Steve, ma prepararti per il match!
Ma non era solo il bomber a preoccupare il mister: Capitan Tino era evidentemente sotto l'influenza di alcol e pasticche; Zaghetto e Trivella non avevano ancora recuperato dal loro infortunio; Oscare lamentava una fastidiosa botta alla coscia e il ritorno di Capitan Celin in panchina era una minaccia: è noto infatti che il possessore della fascia vuole sempre giocare e non accetta di essere messo in panchina a nessuna condizione.

Ecco allora che il Perarolo anti Mortise è composto da Bellò, Elaborato e AleTas sulle fasce, San Mattana da libero, Jack Pinton da stopper; Tino, DàRio e Salvo a centrocampo; Pato a spingere sulla fascia destra, Occhi sulla sinistra e SURPRISE SURPRISE l'aitante Isy da centravanti. "In un campo piccolo come quello del mortise è facile che ci si ritrovi a giocare a ping pong, così ho voluto sfruttare i centimetri di Isidoro per infastidire la difesa avversaria: l'avevamo già provato giovedi in allenamento, non è certo stata un'improvvisazione" ci spiega un Baffo giustamente fiero della sua squadra. In panchina, oltre al già citato Celin pronto ad attaccare briga, si siedono Zanellato, Kiba, Oscare, Trivella, Piedone Paja Onga e Rubin, stretti stretti per scaldarsi in una giornata nebulosa in cui l'umidità la fa da padrona. Raramente in una terza categoria si era vista una panchina con così tanti pezzi da 90.
Kili.
(quei de rubin no se vede ma i se tutti soa tega).

Tra gli avversari ritroviamo con piacere "erba" d'incalci, reduce da un lungo infortunio al ginocchio, e notiamo con altrettanto piacere l'assenza del peoco, il centravanti più rompiminchia e cazzone che la storia abbia mai consegnato al giuoco del calcio.

E che qualcuno non si azzardi a venire sul sito e dire "umh, come trattata male i miei compagni di squadra, siete brutti e cattivi".

Ma torniamo sul rettangolo di gioco: sin dall'inizio, è evidente che il Perarolo ha due problemi, oltre allo stato di ubriachezza molesta del capitano: i calci piazzati, da cui arriverà il primo gol avversario, e soprattutto la fascia sinistra, laddove Tas non riesce a prendere le misure al veloce e funambolico 7 avversario. Per fortuna ci sono sempre Mattana o Bellò a metterci una pezza. Il portierone però non può far niente allorquando, al 15° circa, lo spilungone 5 avversario incoccia industarbato in mezzo all'area e insacca! Davvero un brutto gol da subire, frutto della disattenzione. Ma è qui che il Perarolo dimostra di essere squadra con gli attributi: testa alta e gambe in spalla, non passa un solo minuto che, così come accadde 15 giorni fa col S.Andrea, i rosanero vanno in gol: Salvo vede un corridoio libero e mette una palla con il contagiri per il difensore che tuttavia pasticcia a causa dell'uscita del portiere, i due si scontrano, la palla ballonzola nell'area piccola laddove accorre Isy che insacca con facilità. E' il gol del sacrosanto pareggio. E il risultato potrebbe cambiare ancora un paio di minuti dopo se Pato Cavallo, abilmente pescato da Occhi, non calciasse precipitosamente alto da ottima posizione. Ma anche in questo caso la brutta conclusione non demoralizza il cursore di fascia, piuttosto lo galvanizza: preso da furia agonista eccolo avventarsi su tutti i palloni che gli passano vicino, e anche se rischia di essere ammonito per un intervento dove ci mette fin troppa foga, si trasforma in un vero e proprio fastidio per la difesa avversaria, non fosse altro per la serie di gialli che vengono sventolati dalla casacca nera nei confronti dei padroni di casa. Nel frattempo assistiamo anche all'uscita per infortunio di capitan Giora, che fino a quel momento si era comportato più che dignitosamente viste le sue condizioni etiliche. Al suo posto entra Oscare, che si dimostra da subito pimpante e in giornata, pronto a far male alla difesa avversaria.
Si torna in spogliatoio sull'1 a 1, ed è una partita chiaramente alla portata del Perarolo: sarebbe un vero peccato non portare a casa i 3 punti. E infatti passano appena 5 minuti e il Perarolo si porta in svantaggio: dormita generale, o semplice torpore da spogliatoio caldo e accogliente, mentre il Mortise giostra la palla da destra a sinistra a destra e ancora a sinistra fai un salto fanne un altro tiro scamorza da fuori area che trova imprerato Bellò e la palla lemme lemme s'insacca. Che beffa! Ma che buone saranno le paste giovedi sera....
Ma così com'era accaduto nel primo tempo il Perarolo non si da per vinto e riparte a testa bassa: è così che Pato Cavallo s'invola sulla fascia e calcia dritto in porta sorprendendo l'incauto portiere: Isy rischia di intervenire sulla sfera in netta posizione di fuorigioco, ma la sua buona stella lo assiste e l'arbitro convalida.

Per farsi perdonare, il gigante dai piedi buoni insacca di testa il gol del 2-3 su caparbia azione di Occhi, sempre più uomo assist in questi tempi di magra. Il resto è storia: Pato che fa espellere un'avversario dopo l'ennesimo fallaccio su di lui, Oscar che insacca da centrocampo, le sostituzioni per far respirare i giocatori, i lisci di San Mattana... tutto quanto s'incastra perfettamente nel disegno del Baffo, che da dietro le quinte ha magistralmente disegnato e architettato la vittoria che regala il 3° posto ai suoi. Pochi minuti prima della fine della partita, come previsto, capitan Celin si scaglia proprio contro l'allenatore per non averlo fatto entrare in campo... cosa succederà martedi sera???? Un altro caso Saccarola sta per scombussolare lo spogliatoio? Non tardate allora ad accorrere in edicola e prenotare la prima spilletta della collezione "i grandi capitani giallorossi": la prima uscita è dedicata proprio al senatore perarolese protagonista di tante battaglie! ACCORRETE!

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