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BRONZOLA 2 - PERAROLO 2

U.S. Perarolo - 2006/2007 Filed Under:
<<Non so se essere felice per la determinazione e la personalità che
ha mostrato la squadra, o se mangiarmi le mani per aver buttato via
due punti quando ormai avevamo la vittoria in mano...>>
E' questo il commento più significativo di mister Baffo a termine del
match che ha visto i suoi ragazzi in trasferta nel difficile, anche
dal punto di vista del giardinaggio, campo di Bronzola, squadra ormai
abituata al saliscendi tra seconda e terza categoria.
I giallorossi, ieri in giallorosso, si schierano così in campo: Rubin
in porta sostituisce Bellò, impegnato a ruttare di fronte a "The
Boss"; Elaborato, Trivella, Marco P. e il gemello Alessandro Celin in
difesa; Isy, Salvo e Zaghetto il trio di centrocampo laddove spicca
l'assenza di DàRio, vittima di uno strappo giovedi sera e al quale
vanno tutti i nostri in bocca al lupo per una pronta guarigione;
Andrea C., Occhi e Contin il reparto avanzato, ma come sempre con
compiti anche di copertura.
L'inizio non è facile: non solo perchè i padroni di casa si dimostrano
tonici e il Perarolo sembra un po' a corto di contromisure, ma
soprattutto a causa del suddetto terreno di gioco che non permette ai
giallorossi a Isy e Salvo di sviluppare come di consueto il proprio
gioco con palla a terra. E infatti è solo con un paio di lanci lunghi
per Andrea C. che i ragazzi del Baffo si avvicinano all'area
avversaria, oppure con un tiro dalla distanza di Contin, tutte
occasioni che peò non impensieriscono troppo il portiere avversario,
ritratto dai fotoreporter a bordocampo in una preziosa veste di seta
rosa.
Il bronzola, nel frattempo, vive di qualche folata offensiva ma
soprattutto si dimostra squadra più smaliziata: aggrapparsi alla
maglia avversaria e tuffarsi è il passatempo dei numeri 3 e 11, il
quale si farà ben volere anche per una serie di gomitate ben piazzate.
L'arbitro tuttavia non prende provvedimento alcuno. Nonostante sia
dotato di superpoteri non li sfrutta a dovere: i suoi occhi di
dimensioni paranormali gli consentono infatti di vedere fino a 300
metri di distanza, anche di spalle, ma si sa che i supereroi sono
restii a sfruttare i propri mezzi, a meno che non indossino un costume
attillato che evidenzi il loro pacco, e grazie a dio non era il caso
di ieri.
Ma torniamo sul campo di gioco laddove a pochi passi dall'area un
giocatore gialloverde viene atterrato, questa volta per davvero, dalla
difesa perarolese. Sulla palla si piazza il numero 8 che tira ad occhi
chiusi in mezzo alla barriera la quale, presa di sprovvista da una
folata di vento, fa un buco: la sfera vi s infila come per magia e
trafigge l'incolpevole Rubin. E' il gol del vantaggio per i padroni di
casa, ed il tripudio per la popolazione locale, disposta a versare ben
3 euro, dicasi 3 euro signore e signori, per vedere una partita di
terza categoria.
Sugli spalti, un Tino Giora allibito commenta così: "al ritorno,
l'ingresso al Frazionale costerà 4 euro".
Nonostante due sostituzioni per infortunio (Contin e Andrea C.,
rimpiazzati rispettivamente dal Vecchio e Oscar) i giallorossi non ci
mettono tanto a reagire e collezionano una dietro l'altre tre azioni
da gol, che vedono tutte come protagonista Isy, molto presente ma non
altrettanto incisivo in fase offensiva. Dapprima viene smarcato da
marcato - scusate il gioco di parole - davanti al portiere, ma
conclude con poca convinzione; quindi sugli sviluppi di una punizione
si tuffa in bello stile cercando di servire di testa un compagno a
centro area, compagno che tuttavia non si materializza; infine, di
nuovo solo davanti al portiere, si fa respingere la palla in corner.
Fortunatamente, per la sua pelle, proprio sugli sviluppi di questo
calcio d'angolo, Marco P. trova la zuccata vincente in mezzo all'area
e sigla il meritatissimo pareggio in pieno recupero.
Si va negli spogliatoi, laddove purtroppo non siamo ammessi - il
bronzola voleva infatti una fidejussione di 120 euro per poter
visitare gli spogliatoi durante il riposo - ma siamo certi che il
Baffo avrà provveduto a caricare a dovere i suoi, registrando un
attimo le marcature ed esortandoli a giocare di più sulle fasce,
presidiate dal Vecchio e da Elaborato, impegnato qualche metro più
avanti del suo standard.
Si torna in camp, non cambiano i giocatori e non cambia il copione: da
una parte il bronzola è fedele al proprio motto "lanci, casin e man
dappartuto" (motto che porta, con fierezza, anche sulla maglia, sotto
lo stemma a forma di braciola); dall'altra il perarolo cerca di
giocare con raziocinio, ma a volte è vittima di qualche imprecisione.
La partita si fa un po' più cattiva e difficile da dirigere: la
casacca nera non desidera certo che gli animi si surriscaldino così
tira fuori un paio di cartellini tanto per dare un segnale finchè,
all'ennesima arrampicata su un ospite, nella fattispecie Occhi,
assegna un sacrosanto rigore per il suo atterramento in piena area di
rigore. Sul dischetto il mister manda Oscar il quale piazza a metà
altezza sul palo alla sinistra del portiere di rosavestito. Buon colpo
di reni e palla deviata ma... attenzione, l'arbitro fa ripetere, c'era
troppa gente in area!! Ancora Oscar, che questa volta opta per una
palla centrale e... ancora parato dal portiere, che non si riesce a
capire se è un fenomeno o una pippa, ma in questa duplice occasione è
stato decisamente all'altezza.

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Per la cronaca, segnaliamo che nonostante il bronzola sfoggi un
encomiabile cartellone "NO AL RAZZISMO" all'interno del recinto del
campo di gioco, proprio di fronte alle tribune, in occasione del
rigore il pubblico locale non ha esitato a fare pesanti battute circa
la provenienza e la razza del direttore di gara, che nonostante i
superpoteri non viene da kripton ma probabilmente da un paese
nordafricano. Nei prossimi giorni, i capoultrà del bronzola si
incontreranno con i parigrado della Lazio.
Complimentoni!
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Nonostante la doppia delusione, chi si aspetta un calo di
concentrazione o uno smonamento collettivo da parte dei ragazzi di
capitan Trivella deve ricredersi poichè è il Perarolo che continua a
macinare gioco e la logica conclusione è il gol: dopo aver sbagliato
una terza volta un gol a tu per tu col portiere, Isy riscatta gli
errori precedenti insaccando con decisione da pochi passi. Che
squadra!!! Che attributi!!!
Mancano ormai una decina di minuti ed è normale che il Bronzola si
riversi tutto all'attacco e contemporanemente si esponga ai
contropiedi avversari, sugli sviluppi di uno dei quali il Perarolo
ottiene anche la superiorità numerica: il numero 8 che aveva sbloccato
il risultato si fa espellere per somma di ammonizioni lasciando a
Zaghetto una buona punizione dal limite dell'area. L'aitante difensore
centrocampista tuttofare calcia tuttavia malamente a lato. Dovrebbe
prendere lezioni dal capitano avversario, che da posizione simile
tenta di sorprendere Rubin sul palo coperto dalla barriera, ma il
portiere giallorosso è attento e blocca in due tempi. La partita scema
sempre verso di più verso la fine, col Perarolo che controlla
abbastanza agevolmente le sfuriate avversarie. Dopodiché, avviene il
patatrac.
Il bronzola calcia e la palla esce abbondantemente alla sinistra di
Rubin. Il quale, vittima probabilmente di una crisi di identità,
recupera velocemente la sfera e anzichè attendere l'arrivo di un
difensore per battere dal fondo, decide di giocare velocemente, senza
alcun apparente motivo. Vede un compagno aperto in fascia a pochi
passi e lo serve. La palla tuttavia è troppo lenta, forse anche a
causa dell'erba piuttosto alta, ed è preda del neoentrato 18 il quale
non ci pensa due volte a calciare: Rubinho è ancora fuori dai pali e
nonostante il tentativo in extremis, non la può raggiungere. E' il
pareggio, ed è una vera beffa per gli ospiti... Che tuttavia,
paradossalmente, hanno ancora la possibilità di rimettere a posto
tutto: siamo all'ultimo minuto di recupero, Zaghetto si invola sulla
fascia, cross perfetto, Occhi anticipa il portiere e dirige la palla
verso la porta con un abile colpo di testa, la palla è nella giusta
direzione ma... palo interno e... fuori! Incredibile, che sfiga!!!
"Con un culo del genere, potete andare in seconda".. è il laconico
commento di capitan Trivella agli avversari, rei confessi, a margine
di un match che sa davvero di beffa. "Speriamo di non dover
rimpiangere questi due punti" sono invece le parole del detentore
della fascia stessa, TJ Giora.

A fine gara, sono state finalmente decise le maglie per l'ormai
prossimo inverno: sponsorizzate dal Bar Diaz, la nuova casacca sarà
per metà rosa e per metà nera, così come è stato deciso
DEMOCRATICAMENTE all'interno del locale stesso al termine di una
vibrante votazione che ha riportato alla mente di tutti gli accesi
dibattici elettorali di questa primavera. Per chi ama la storia, si
tratta degli unici due colori che non erano ancora stati indossati
dalla prima squadra perarolese: e non salti fuori che la squadra
femminile del perarolo aveva le maglie rosanero. Anzitutto erano FUXIA
e nero, e poi, diciamolo una volta per tutte, 4 lesbiche non fanno una
squadra! Si perchè è questa la verità, la formazione si dimostrò
essere un covo di... donne con spiccata propensione mascolina, e non
caso l'avventura durò solo un paio d'anni. Ma questi sono discorsi da
giornali scandalistici, e voi smettela di toccarvi, smanettoni!,
tornate a lavorare!!!


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