Inizio col botto, ma per gli avversari: ieri, sul rinnovato tappeto del frazionale, il calcio perarolo è stato sconfitto dai primi della classe, il sarmeola, che ancora una volta ha dimostrato di non essere una squadra fenomenale, ma di vantare ottima coesione e compattezza, soprattutto nel reparto difensivo, e di saper stare in campo con discreta personalità.
Eppure la partita non era iniziata male per i padroni di casa, che seppur affannati, ribattevano colpo su colpo e si facevano vedere diverse volte dalle parti dell'area avversaria.
Con una difesa a tre che vedeva impegnati Trivella, Mattana e Celin, Elaborato era libero di scivolare sulla fascia, così come Zaghetto poteva fare sulla sinistra. Al ventesimo circa, da un'azione d'attacco perarolese ci scappa il gol avversario, per quanto viziato da un paio di falli piuttosto netti su entrambi i difensori gialloblu i quali, una volta messi fuori causa, lasciano tutto solo Trivella, che nulla può contro i tre del sarmeola. Il gol rompe l'equilibrio ma il Perarolo non demorde, e anzi trova quella che sarà l'occasione più limpida di tutta la partita su una punizione dalla destra che Salvo piazza sul secondo palo: Mattana, appostato da quelle parti, incoccia la palla con qualche centimetro di ritardo, e insacca dalla parte sbagliata.
Dotato della sua tutina aderente e traspirante da supereroe, Isy detta i tempi della squadra con autorità, aiutato da un Tino gladiatore nei contrasti e un Salvo in buona giornata: purtroppo però le fasce sono presidiate perfettamente e là davanti Pato e Occhi sono piuttosto evanescenti, e ben contenuti da un reparto che non concede sconti.
Pur non conoscendo sosta, la partita vive i suoi momenti migliori sugli spalti, laddove tutta la popolazione di sarmeola si è data ritrovo, e soprattutto nei pressi della casacca nera dell'arbitro, il quindicenne signor Xxxxx che colleziona papere e madonne in quantità direttamente proporzionale.
All'ennesima bestemmia degli ospiti, il giovane fischietto promette di estrarre cartellini rossi: peccato che tra questa dichiarazione e l'atto passeranno almeno 50 minuti. E un centinaio di bestemmie, anche a pochi passi, nel frattempo.
Certo, il Perarolo non si vuole nascondere dietro tali questioni: "ammettiamo di aver perso perchè, alla fin fine, noi di tiri in porta non ne abbiamo fatto praticamente nessuno" dice ai nostri microfoni capitan Tino, uscito per una dolore alla caviglia nel corso del secondo tempo "ma il regolamento cita parla chiaro, e questa partita dovevano finirla in quattro!!".
I due espulsi non sono infatti nulla di fronte a ciò che si è visto e sentito in campo, e non ci riferiamo solo alle bestemmie: volgarità, falli più o meno accennati di reazione, provocazioni... francamente lo sport è qualcosa di diverso.
Detto questo, torniamo sul terreno di gioco proprio quando inizia la ripresa: pronti via, e il Perarolo su altro contropiede rischia di capitolare, ma per fortuna tra un rutto e l'altro il buon Bellò trova il tempo di neutralizzare il tiro da due passi del gigante 11 avversario. Poi la partita ritorna sui binari del primo tempo: con il perarolo che cerca di attaccare, ma non è mai abbastanza lucido per arrivare ad impensierire seriamente il portiere avversario e con il sarmeola che controlla la palla senza mai sbottonarsi troppo ma mantenendo calma e lucidità. Su un capovolgimento di fronte, ecco un altro fattaccio: capitan Tino interviene un po' scomposto sul numero 8 avverario, ma chiaramente fuori dall'area. L'academy association di Hollywood e la poca esperienza dell'arbitro decidono invece che si tratta di rigore, e a poco valgo le proteste di Trivella e compagni: palla in rete e zero a due.
Col morale sotto i tacchi il Perarolo prova a riportarsi sotto grazie anche alla superiorità numerica (dimezzata dal secondo giallo di Isy) ma non c'è niente da fare: nemmeno l'ingresso dei più freschi Prave, Teschio e Kiba produce risultati degni di nota. E così, per l'ennesima volta, il Frazionale viene espugnato; domenica occorrerà andare a prendersi i tre punti e la rivincita sul Patataro di Terranegra, in casa dell'Atletico: una sfida importantissimi per non perdere il treno delle prime cinque.
Eppure la partita non era iniziata male per i padroni di casa, che seppur affannati, ribattevano colpo su colpo e si facevano vedere diverse volte dalle parti dell'area avversaria.
Con una difesa a tre che vedeva impegnati Trivella, Mattana e Celin, Elaborato era libero di scivolare sulla fascia, così come Zaghetto poteva fare sulla sinistra. Al ventesimo circa, da un'azione d'attacco perarolese ci scappa il gol avversario, per quanto viziato da un paio di falli piuttosto netti su entrambi i difensori gialloblu i quali, una volta messi fuori causa, lasciano tutto solo Trivella, che nulla può contro i tre del sarmeola. Il gol rompe l'equilibrio ma il Perarolo non demorde, e anzi trova quella che sarà l'occasione più limpida di tutta la partita su una punizione dalla destra che Salvo piazza sul secondo palo: Mattana, appostato da quelle parti, incoccia la palla con qualche centimetro di ritardo, e insacca dalla parte sbagliata.
Dotato della sua tutina aderente e traspirante da supereroe, Isy detta i tempi della squadra con autorità, aiutato da un Tino gladiatore nei contrasti e un Salvo in buona giornata: purtroppo però le fasce sono presidiate perfettamente e là davanti Pato e Occhi sono piuttosto evanescenti, e ben contenuti da un reparto che non concede sconti.
Pur non conoscendo sosta, la partita vive i suoi momenti migliori sugli spalti, laddove tutta la popolazione di sarmeola si è data ritrovo, e soprattutto nei pressi della casacca nera dell'arbitro, il quindicenne signor Xxxxx che colleziona papere e madonne in quantità direttamente proporzionale.
All'ennesima bestemmia degli ospiti, il giovane fischietto promette di estrarre cartellini rossi: peccato che tra questa dichiarazione e l'atto passeranno almeno 50 minuti. E un centinaio di bestemmie, anche a pochi passi, nel frattempo.
Certo, il Perarolo non si vuole nascondere dietro tali questioni: "ammettiamo di aver perso perchè, alla fin fine, noi di tiri in porta non ne abbiamo fatto praticamente nessuno" dice ai nostri microfoni capitan Tino, uscito per una dolore alla caviglia nel corso del secondo tempo "ma il regolamento cita parla chiaro, e questa partita dovevano finirla in quattro!!".
I due espulsi non sono infatti nulla di fronte a ciò che si è visto e sentito in campo, e non ci riferiamo solo alle bestemmie: volgarità, falli più o meno accennati di reazione, provocazioni... francamente lo sport è qualcosa di diverso.
Detto questo, torniamo sul terreno di gioco proprio quando inizia la ripresa: pronti via, e il Perarolo su altro contropiede rischia di capitolare, ma per fortuna tra un rutto e l'altro il buon Bellò trova il tempo di neutralizzare il tiro da due passi del gigante 11 avversario. Poi la partita ritorna sui binari del primo tempo: con il perarolo che cerca di attaccare, ma non è mai abbastanza lucido per arrivare ad impensierire seriamente il portiere avversario e con il sarmeola che controlla la palla senza mai sbottonarsi troppo ma mantenendo calma e lucidità. Su un capovolgimento di fronte, ecco un altro fattaccio: capitan Tino interviene un po' scomposto sul numero 8 avverario, ma chiaramente fuori dall'area. L'academy association di Hollywood e la poca esperienza dell'arbitro decidono invece che si tratta di rigore, e a poco valgo le proteste di Trivella e compagni: palla in rete e zero a due.
Col morale sotto i tacchi il Perarolo prova a riportarsi sotto grazie anche alla superiorità numerica (dimezzata dal secondo giallo di Isy) ma non c'è niente da fare: nemmeno l'ingresso dei più freschi Prave, Teschio e Kiba produce risultati degni di nota. E così, per l'ennesima volta, il Frazionale viene espugnato; domenica occorrerà andare a prendersi i tre punti e la rivincita sul Patataro di Terranegra, in casa dell'Atletico: una sfida importantissimi per non perdere il treno delle prime cinque.
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