BRUSEGANA S.STEFANO 1 - PERAROLO VIGONTINA 0
Inatteso e amaro capitombolo del perarolo che perde la sua imbattibilità esterna sul campo (de patate) del brusegana - s.stefano: dopo aver affrontato trasferte ben più temibili, i giallorossi, ieri gialloblu, capitanati da capitan Tino hanno subito una sconfitta incredibile e immeritata se si contano le occasioni da gol.
Con il rientro di Elaborato e Celin e la conferma tra i pali del probabile vincitore del premio tega dell'anno, Mr Rubin, il Perarolo si dimostra sin dall'inizio più dotato nel palleggio e nella personalità: nei primi dieci minuti costruisce un paio di clamorose occasioni che non vengono sfruttate. Verso la metà del primo tempo i padroni di casa si fanno un po' più audaci, spingendo molto sulla loro fascia destra laddove un nanerottolo scappato dal signore degli anelli fa girare la testa diverse volte a zaghetto, che paga lo sforzo con poca brillantezza. Inaspettato, arriva il fattaccio: l'ala sinistra avversaria viene completamente dimenticato da tutta la squadra: difensori, centrocampisti, attaccanti, portiere, riserve, mister, massaggiatore, guardalinee, tifosi e radiocronisti. Nessuno si prende la briga di far notare che è solo soletto vicino all'area. In qualche modo, i suoi compagni lo pescano e lui insacca sull'angolo opposto rispetto a Rubin. 1 a zero, incredibile.
Il perarolo ci mette qualche minuto a riprendersi, è proprio una brutta botta, ma già prima della fine del primo tempo si riaffaccia nell'area avversaria: peccato che al momento decisivo ci sia sempre troppa fretta e poche idee o, in alternativa, il portiere avversaria che si dimostra più che all'altezza.
Nello spogliatoio, sfuriata del baffo contro i suoi, apparsi a volte un po' con la testa sulle nuvole. Il rimorso per le mancate occasioni diventa rabbia durante il secondo tempo: il costante presidio della metà campo avversaria, infatti, diventa solo una sterile sfilza di occasioni mancate. Il momento culminante è l'incrocio interno colpito da Isy, su ottimo cross di zaghetto: la palla sembra entrare ma invece compie una parabola incredibile e ritorna in gioco. Sempre più lanciata in attacco, la formazione del baffo è praticamente un 2 - 4 - 4, e probabilmente il troppo "intasamento" la davanti complica le cose agli ospiti che dominano in lungo e in largo, ma sul più bello rimangono sempre a bocca asciutta. Nemmeno l'espulsione del capitano avversario per i minuti finali facilita il compito: il brusegana si arrocca nella sua area e di riffa o di raffa si salva sempre il *ulo.
Alla fine, solo musi lunghi e numerose recriminazioni per i giallorossi, che si aspettavano ben altro esito da questa trasferta. Il rammarico aumenta ulteriormente se si considera che con i tre punti sarebbero balzati da soli al terzo posto... Ma questi calcoli lasciano il tempo che trovano: il campionato, è dimostrato, è molto equilibrato e ogni domenica una sconfitta o un pareggio possono determinare grossi balzi - o tonfi - in classifica. Giovedi al frazionale arriva il brentella, reduce da un 2 a 2 con l'usma: è l'occasione buona, per Tino e soci, di rifarsi e riprendere l'abbrivio.
Inatteso e amaro capitombolo del perarolo che perde la sua imbattibilità esterna sul campo (de patate) del brusegana - s.stefano: dopo aver affrontato trasferte ben più temibili, i giallorossi, ieri gialloblu, capitanati da capitan Tino hanno subito una sconfitta incredibile e immeritata se si contano le occasioni da gol.
Con il rientro di Elaborato e Celin e la conferma tra i pali del probabile vincitore del premio tega dell'anno, Mr Rubin, il Perarolo si dimostra sin dall'inizio più dotato nel palleggio e nella personalità: nei primi dieci minuti costruisce un paio di clamorose occasioni che non vengono sfruttate. Verso la metà del primo tempo i padroni di casa si fanno un po' più audaci, spingendo molto sulla loro fascia destra laddove un nanerottolo scappato dal signore degli anelli fa girare la testa diverse volte a zaghetto, che paga lo sforzo con poca brillantezza. Inaspettato, arriva il fattaccio: l'ala sinistra avversaria viene completamente dimenticato da tutta la squadra: difensori, centrocampisti, attaccanti, portiere, riserve, mister, massaggiatore, guardalinee, tifosi e radiocronisti. Nessuno si prende la briga di far notare che è solo soletto vicino all'area. In qualche modo, i suoi compagni lo pescano e lui insacca sull'angolo opposto rispetto a Rubin. 1 a zero, incredibile.
Il perarolo ci mette qualche minuto a riprendersi, è proprio una brutta botta, ma già prima della fine del primo tempo si riaffaccia nell'area avversaria: peccato che al momento decisivo ci sia sempre troppa fretta e poche idee o, in alternativa, il portiere avversaria che si dimostra più che all'altezza.
Nello spogliatoio, sfuriata del baffo contro i suoi, apparsi a volte un po' con la testa sulle nuvole. Il rimorso per le mancate occasioni diventa rabbia durante il secondo tempo: il costante presidio della metà campo avversaria, infatti, diventa solo una sterile sfilza di occasioni mancate. Il momento culminante è l'incrocio interno colpito da Isy, su ottimo cross di zaghetto: la palla sembra entrare ma invece compie una parabola incredibile e ritorna in gioco. Sempre più lanciata in attacco, la formazione del baffo è praticamente un 2 - 4 - 4, e probabilmente il troppo "intasamento" la davanti complica le cose agli ospiti che dominano in lungo e in largo, ma sul più bello rimangono sempre a bocca asciutta. Nemmeno l'espulsione del capitano avversario per i minuti finali facilita il compito: il brusegana si arrocca nella sua area e di riffa o di raffa si salva sempre il *ulo.
Alla fine, solo musi lunghi e numerose recriminazioni per i giallorossi, che si aspettavano ben altro esito da questa trasferta. Il rammarico aumenta ulteriormente se si considera che con i tre punti sarebbero balzati da soli al terzo posto... Ma questi calcoli lasciano il tempo che trovano: il campionato, è dimostrato, è molto equilibrato e ogni domenica una sconfitta o un pareggio possono determinare grossi balzi - o tonfi - in classifica. Giovedi al frazionale arriva il brentella, reduce da un 2 a 2 con l'usma: è l'occasione buona, per Tino e soci, di rifarsi e riprendere l'abbrivio.
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